Ma, al posto di Nancy ha dovuto accontentarsi del marito della suddetta e per non sprecare la giornata lo ha preso a martellate, quelle martellate che erano invece destinate alla terza autorità dello Stato americano.
Si dice e si scrive che la violenza negli Stati Uniti sta aumentando vorticosamente, in particolare nei confronti del personale politico a qualsiasi livello.
Si dice anche che non è possibile organizzare plotoni di guardie di sicurezza per la difesa personale di deputati e senatori federali.
Ma qui si sta parlando di una signora di 82 anni che ricopre una altissima carica nella amministrazione pubblica americana.
E non vale dire che Nancy Pelosi era circondata dalla sua scorta mentre era in giro in un altro stato a fare propaganda per qualche candidato Democratico.
Il ragionamento secondo tanti qui in America è il seguente: "Nancy la sua scorta ce l'aveva. Quanto al marito chi se ne frega…!"
Senza tener conto che i tanti svalvolati che si aggirano nella quotidianità delle nostre vite rappresentano una minaccia molto spesso dichiarata e ostentata non solo nei confronti del loro obiettivo principale di violenza ma anche nei confronti dei membri familiari, bambini inclusi.
Da notare che immediatamente quando questi attacchi si verificano, la definizione data all'assalitore è sempre quella di un soggetto fuori di testa e spuntano istantaneamente dichiarazioni e video fatte su vari media a conferma della scarsa tenuta psicologica del cialtrone di turno.
Un modo come un altro per attenuare immediatamente la responsabilità dell'assalitore a seguito di deficienze mentali documentate da ripetuti atteggiamenti di violenza sui media.
E a questo punto uno si chiede che diavolo ci stiano a fare i servizi segreti se di fronte a manifestazioni di violenza verbale cibernetica non si è ritenuto opportuno e doveroso intervenire su quel soggetto pericoloso.
Paul Pelosi che ha sposato Nancy più di cinquant'anni fa, arricchendo la famiglia di cinque figli, giace adesso in un letto di ospedale con il cranio fracassato.
I media si sono affrettati ad informare i cittadini americani che comunque 'sta bene', espressione questa che in una tale situazione ha un contenuto di comicità evidente ma non sufficientemente realizzato dalla stupidità di chi l'ha messo in giro.
Si dice che il popolo americano è riuscito ad ammazzare presidenti federali, noti esponenti di movimenti di protesta, e via citando.
Quasi a giustificazione che la violenza politica unitamente a quella domestica, criminale, sostenuta dalla diffusione di 450 milioni di armi automatiche, è un fatto naturale della società americana e come tale deve essere considerata.
Ai mitragliatori in mano ai folli e semi folli che imbrattano periodicamente le cronache della vita americana è il caso di aggiungere anche il martello di David Depape.
"Nancy, dove sei…?"
Così urlavano gli assalitori del Campidoglio il 6 gennaio 2021, introdottisi nel tempio della democrazia americana alla ricerca di quella Nancy che simboleggiava l'oggetto del loro permanente odio nei confronti della democrazia organizzata.
Senza dimenticare quel "Hang Mike Pence" ('impicca Mike Pence') indirizzato al vicepresidente repubblicano che si rifiutava di obbedire a Donald Trump che voleva impedire la certificazione della avvenuta elezione presidenziale a favore di Joe Biden..
Nancy Pelosi non era soltanto preoccupata per la propria incolumità ma, soprattutto, per quella dei suoi collaboratori rifugiatisi sotto i tavoli per sfuggire all'entusiasmo violento di quelle migliaia di assalitori coordinati dal signor Donald Trump, come ormai è emerso in maniera indiscutibile dai lavori del Comitato del 6 gennaio.
Balle, affermano da tempo i trumpisti e i media collegati: quei simpaticoni a migliaia erano convenuti nella capitale federale solo per fare una 'scampagnata'…
Purtroppo è probabile che questo sottoprodotto sociale (che avrebbe fatto felice Lombroso) avrà la meglio nelle prossime elezioni presidenziali del 2024.
Please: agganciarsi le cinture.
Oscar
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Grazie Oscar per quello che dici e che scrivi!
Sandro (Roma)
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