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Body Language dei leaders mondiali


Siamo rientrati in albergo dopo il flop di ieri del corteo contro l'Europa unita e abbiamo finito la giornata intorno ad una tavola di una facoltosa famiglia di conoscenti romani.

È sera e la tivù snocciola le immagini della incredibile giornata del pontefice Francesco a Monza con la Messa da un milione di fedeli e prima la visita ad uno dei quartieri piu' popolari di Milano. Poi il bagno di gioventù con gli 80.000 ragazzi assiepati nello stadio San siro che neanche il derby cittadino di calcio riesce più a riempire.

Gli esponenti dell'ala iper-conservatrice del cattolicesimo sono molto critici verso questo Papa che accusano di miscredenza al punto di dire che ogni suo gesto e atteggiamento e' ispirato solo da una manifestazione di un super ego.

A costo di far degenerare la tavolata amicale chiediamo ai nostri interlocutori se abbiano partecipato alla affissione dei manifesti contro papa Francesco di qualche settimana fa a Roma.

Chiaramente non gradiscono la nostra ironia e il discorso poi si sposta su Donald Trump perché vogliono verificare il livello di patriottismo del vostro corrispondente.

I nostri amici rimangono perplessi alla affermazione che: "Donald Trump e' il presidente degli Stati Uniti, ma non è il mio presidente."

E poi il discorso stinge sul body language.

Al Papa Francesco tutto viene rimproverato: dalle scarpacce che si fa fare ancora a Buenos Aires anziche' portare i mocassini di Prada, alla croce di ferro voluta al posto di quella d'oro al momento della instaurazione del suo pontificato, al fatto che abbia rifiutato di risiedere nelle stanze sontuose vaticane preferendo la modestia della foresteria di Santa Marta.

"E poi, parliamoci chiaro, dice una conoscente pesantemente addobbata di chincaglieria di alto prezzo, è mai concepibile che un papa vada a pisciare in una latrina chimica? Lo ha fatto per dare una dimostrazione di populismo, figurati se non gli avevano messo a disposizione l'utilizzo di qualche bagno adeguato alla sua persona."

Obiettiamo che quando uno è anziano come Francesco e chi scrive il bisognino fa trottar la vecchia e quindi non è concepibile l'uso del pannolone.

Quanto al presidente americano tutto di lui ci reca affanno e disorientamento. A partire dal ghigno perpetuo ostentato in ogni occasione, alla moglie la cui unica funzione, poveretta, è quella di essere un soprammobile dorato analogo agli ornamenti barocchi delle orride stanze dei suoi alberghi.

Riferendoci poi al suo modo lessicale di esprimersi con un vocabolario di poche centinaia di parole inframmezzate da superlativi assoluti negativi non ci resta che sottolineare il fatto che la sua tecnica di lanciare offese a largo spettro attraverso Twitter comincia a rivelarsi, grazie a Dio, un boomerang.

Donald Trump a cominciare dalle primarie repubblicane nelle quali ha sbaragliato gli altri competitori basandosi sulla calunnia ha visto amplificate le sue offese a 180° dalle migliaia di rimbalzi che i media di tutto il paese (compresi quelli non favorevoli nei suoi confronti), gli hanno dedicato per mesi e mesi.

Il tycoon Donald Trump recita bene il ruolo del
super ricco che se ne infischia della gente ordinaria e mira solo a garantire gli interessi propri e, di conserva, quelli dei suoi pari.

Paragonare papa Francesco a Donald Trump è illegittimo.

Ma visto che si tratta degli unici due leaders che primeggiano sui media di tutto il mondo viene spontaneo dire che noi siamo dalla parte del cesso chimico di Francesco in piena convinzione.

Oscar
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Caro Oscar,
non sapremo mai quali esercizi ginnici abbia dovuto fare Papa Francesco nella ristrettezza del cesso chimico e con l'imbarazzo dell'abito talare lungo fino ai piedi, ma certo ci sentiamo più rappresentati da un WC semplice che non dal pacchiano cesso con rubinetterie in oro nel quale piscia Trump.
Ma il tema vero è quale leader nel mondo riuscirà a far progredire l'umanità fermando l'imbarbarimento, le guerre, la fame, le malattie.
A Bello, Fame et Peste Libera Nos Domine.
Dario Seglie, Italy
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Caro Oscar , sono Giancarlo Scarpa da Cagliari . Come stai ? Apprezzo molto la tua "Letter" e condivido tutto su The Donald . Veramente pessimo . Su Francesco , ho qualche piccola remora . Non dimentichiamoci che ha detto :"Non esiste solo la Mafia , esiste anche la Massoneria ", affiancandosi a Ratzinger . E poi , te lo posso dire ? Troppo buono , troppo Santo , troppo giusto , troppo popolare , troppo democratico , troppo umile ! Troppo tutto ! Se posso fare un paragone , non è Papa Giovanni , più umile , più sincero , meno esposto . Sembra quasi che Bergoglio voglia giocare all'umile , però sottolineandolo ! Tutto quello che fa vuole sottolinearlo , vuole che si sappia , quasi volesse stupirci con gli effetti speciali ! Insomma..... Un affettuoso abbraccio , Giancarlo