Riceviamo da Francesco D'Ambrosio e volentieri pubblichiamo
Me ne stavo lì tranquillo, sul divano di casa,
sorseggiando una tazza di ottimo caffè aromatizzato al cacao e guardando il TG
regionale della Lombardia. Ad un certo punto, successivamente alla visione
delle prime immagini della giornata milanese di Papa Francesco, ho sentito il
bisogno di prendere il mio laptop e mettermi a scrivere.
Tutti conoscono la sua storia, a prescindere
dai possibili pareri a riguardo, non lo si può non definire una star della
contemporaneità globale.
Ma è possibile definire la sua popolarità
talmente travolgente da averlo trasformato in un vero e proprio movimento? Dal
mio punto di vista, assolutamente Si.
L’utilizzo dei social media,
l’assottigliamento della distanza che inevitabilmente esiste con i fedeli, la
riduzione dei privilegi che la sua carica gli permetterebbe di avere e tanto
altro ancora, sono stati fondamentali per umanizzare, e inevitabilmente
avvicinare alle persone comuni, una figura storicamente considerata sia come
uno dei più grandi leader mondiali che il ponte tra terreno e divino.
Piazza Duomo, San Vittore, Monza e San Siro;
un percorso a tutto tondo sia sotto l’aspetto logistico che sociale, fatto
senza neanche un attimo di riposo, per Francesco, dispensatore di speranza,
entusiasmo e voglia di non arrendersi alle difficoltà della vita, grandi o
piccole che siano.
Anche oggi non sono mancati i momenti che
passeranno agli annali: l’utilizzo di un cellulare per poter parlare con una
donna che, a causa di delicate condizioni di salute, non ha potuto assistere al
suo arrivo e, ancor più inaspettato, la scelta di utilizzare un comunissimo
bagno chimico… umiltà e naturalezza che diventano unicità.
Quello del Papa è sempre stato un ruolo
delicato e oggetto di severissimi giudizi, ma raramente come adesso si può
essere certi di una cosa: quest’uomo coinvolge tutti, anche chi come me non può
essere considerato un fedele per definizione.
80.000 persone, a San Siro, non si registrano
neanche per il derby della città… è sufficiente per quantificare ciò che di cui
stiamo parlando?
Milano ha accolto il Papa, Francesco ha
conquistato tutti, ancora una volta… il “Movimento Francesco” avanza
inesorabile.
Francesco
D’Ambrosio