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Country First !!!

COUNTRY FIRST!
Dopo aver seguito le due Conventions, sono stato veramente colpito dall’amore viscerale che i delegati dei due partiti americani hanno dimostrato al mondo intero ancora una volta per il loro Paese!Country first! Non e’ uno slogan elettorale, ma un sentimento che e’ passato come una scossa elettrica nelle due assemblee e ha dimostrato che questo grande Paese, ha una marcia in piu’, un entusiasmo genuino, una voglia di primeggiare, che da italiano vorrei che fosse presente nel nostro pur fantastico Paese, che non si vuole bene, non sventola e non onora il tricolore e preferisce ancora mettere alle finestre la bandiera arcobaleno dell’anti-americanismo.Leggeremo domani sui media nazionali resoconti asettici, come lo sono stati quelli sulla Democratic Convention di Denver, in cui saranno privilegiate le battute di costume sui delegati e verra’ chiamata retorica all’americana l’amore sincero che tutto il mondo ha visto, anche con le lacrime del popolo a stelle striscie che si vuole bene perche’ vive in un Paese in cui e’ possible arrivare dove vuoi da zero, se hai i numeri, la voglia di sacrificarti, senza le raccomandazioni e le scorciatoie all’italiana, che stanno portando sempre piu’ indietro la nostra meravigliosa Italia!La classe politica nostrana ha tutta la responsabilita’ di questa caduta di valori patriottici, che hanno ingessato il Paese in una formula politica per cui tutto e’ deciso e delegato dalle segreterie dei partiti, senza la partecipazione della gente, che e’ invece il promotore e il propulsore delle decisioni generali, come tutti hanno visto nelle due Conventions e che hanno prodotto due candidati eccezionali che riflettono il nuovo (Obama) e il tradizionale (Mc Cain) con un twist (cioe’ con posizioni da neo-conservatore alla Tatcher).L’UDC, il partito che orgogliosamente rappresento nel Nord e Centro America, e’ l’unico che, proprio in questi giorni, e’ sceso in piazza per sollecitare un referundum per il voto di preferenza, della cui apoteosi abbiamo constatato in USA alle due Conventions, come cardine della democrazia rappresentativa, che esiste e funziona proprio per il voto di preferenza della gente.Mentre invece il tanto decantato Partito Democratico, che e’ andato a Denver con Veltroni, Rutelli e una folta delegazione, per farsi bello sui media e darsi una reputazione “democratica”, che ancora deve conquistare sul campo per meriti acquisiti e non per dichiarazioni d’intenti, se ne sta’ da parte in questa battaglia dell’UDC per dare voce e scelta preferenziale alla gente.Sarei veramente curioso di sapere che cosa hanno capito del voto Americano fra un rinfresco e un altro!Dobbiamo ammirare e prendere atto che il popolo Americano da’ sempre lezioni di contenuto e stile democratico al mondo, ed e’ forse per questo che e’ cosi’ forte nelle sue convinzioni nazionali, e criticato, snobbato e non capito dal resto del mondo.Il nostro partito vuole risalire la china di un percorso democratico che deve partire dalla preferenza (che non a caso e’ stata eliminata dal precedente Governo Berlusconi, ndr.), per ridare al cittadino il suo sacrosanto diritto di scelta.Country First! gridano gli americani al mondo, e noi dell’UDC sulle piazze italiane rispondiamo convinti con: ITALY FIRST AND FOREVER!
Massimo Seracini
San Diego, California USA

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