La professoressa Anna Ferrari doveva far lezione di geografia al liceo scientifico di Sassari (Sardegna). Andò in biblioteca dove si procurò una grande carta. Adesso bisognava appenderla alla parete. Chiamò il bidello. "Signor Solini, potrebbe mettere un chiodo in quel muro?" Il bidello guardo' storto la giovane insegnante, una donna graziosa e dotata di forte personalità'. "Non rientra nelle mie responsbilità." La professoressa Ferrari a sua volta guardo' un po' perplessa il bidello e sorrise. Poi decise di andare dal preside. "Signor Preside, sono venuta a chiederle una cortesia: potrebbe farmi avere un martello ed un chiodo?" Il preside scosse la testa: "Ma che se ne fa di un martello e di un chiodo, professoressa?" "Devo attaccare una carta geografica nell'aula." Il preside chiamò al telefono l'economo che convocò il magazziniere che trovo' martello e chiodo che furono recapitati alla professoressa Ferrari. Con l'aiuto di due studenti la carta fu finalmente appesa alla parete. Il bidello entro' senza bussare. "Guardi che non c'era bisogno di andare dal preside per questa storia. E si ricordi che siamo tutti uguali!" La professoressa Ferrari rispose. "E vero. Infatti io ho usato il martello. Quindi ho fatto il suo lavoro. Ora lei prenda quel libro sulla cattedra. Sono le Catilinarie di Cicerone e le spieghi ai ragazzi." "Non lo so fare." farfuglio' il bidello. "Lo vede che non siamo proprio uguali? -sentenzio' la professoressa - Io posso fare il suo lavoro, ma lei non è in grado di fare il mio ." Da quel giorno il signor Solini, acceso sindacalista, ogni mattina si impegnò a lustrare la cattedra della professoressa Ferrari.
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Storie vere di italiana follia e saggezza: "La Professoressa"
La professoressa Anna Ferrari doveva far lezione di geografia al liceo scientifico di Sassari (Sardegna). Andò in biblioteca dove si procurò una grande carta. Adesso bisognava appenderla alla parete. Chiamò il bidello. "Signor Solini, potrebbe mettere un chiodo in quel muro?" Il bidello guardo' storto la giovane insegnante, una donna graziosa e dotata di forte personalità'. "Non rientra nelle mie responsbilità." La professoressa Ferrari a sua volta guardo' un po' perplessa il bidello e sorrise. Poi decise di andare dal preside. "Signor Preside, sono venuta a chiederle una cortesia: potrebbe farmi avere un martello ed un chiodo?" Il preside scosse la testa: "Ma che se ne fa di un martello e di un chiodo, professoressa?" "Devo attaccare una carta geografica nell'aula." Il preside chiamò al telefono l'economo che convocò il magazziniere che trovo' martello e chiodo che furono recapitati alla professoressa Ferrari. Con l'aiuto di due studenti la carta fu finalmente appesa alla parete. Il bidello entro' senza bussare. "Guardi che non c'era bisogno di andare dal preside per questa storia. E si ricordi che siamo tutti uguali!" La professoressa Ferrari rispose. "E vero. Infatti io ho usato il martello. Quindi ho fatto il suo lavoro. Ora lei prenda quel libro sulla cattedra. Sono le Catilinarie di Cicerone e le spieghi ai ragazzi." "Non lo so fare." farfuglio' il bidello. "Lo vede che non siamo proprio uguali? -sentenzio' la professoressa - Io posso fare il suo lavoro, ma lei non è in grado di fare il mio ." Da quel giorno il signor Solini, acceso sindacalista, ogni mattina si impegnò a lustrare la cattedra della professoressa Ferrari.
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