Si chiama Bay Bridge e attraversa la baia di Chesapeake, quell'enorme fiordo nell'Est del continente americano. Quattro miglia di percorso su una struttura divisa in pratica in due ponti che si basano su 19 campate raggiungendo l'altezza di 186 piedi sull'acqua, circa 6o metri. Ne ha parlato anche CNN ma il problema e' noto da tempo: migliaia di automobilisti cadono in paranoia quando si tratta di attraversare un ponte come il Bay Bridge. Al punto che e' nato un servizio spontaneo di trasportatori privati che per 50 dollari a passeggero si incaricano di guidare l'auto del terrorizzato in andata e ritorno. La fobia da ponte si sta allargando negli Stati Uniti, soprattutto dopo lo spaventoso incidente dell'anno scorso quando un ponte dell'autostrada che attraversa Minneapolis e' franato uccidendo decine di persone. E si trattava di un'opera la cui pericolosita' era stata denunciata da tempo. Ma nessuno era intervenuto per mancanza di soldi, oppure secondo il classico concetto di tanti americani che dicono : " This is not my business." Sono oltre 600mila i ponti pericolanti in America secondo le ultime statistiche e l'alternativa all'inerzia di chi dovrebbe intervenire e' solo la loro chiusura. Se il Ponte sullo Stretto di Messina sara' costruito tra qualche decennio, si dovra' tenere conto anche di questa sperimentata psicosi americana.
Per il GR2
Oscar Bartoli
Washington DC
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