Guido Colomba
Mentre la riforma fiscale americana costituisce una spinta a
favore di "corporate America" (con la disoccupazione ai minimi da
diciassette anni), in Italia il fabbisogno pubblico aumenta di altri 11,5
miliardi in dieci mesi (in larga misura legati ai salvataggi bancari). Di per
se, come ricorda il premio Nobel Joseph Stiglitz, non sarebbe una notizia negativa
se ad essa corrispondesse un analogo aumento degli investimenti pubblici.
Purtroppo non è così. L'eccesso di iper-regolamentazione paralizza il Paese.
Lo si vede persino nelle zone terremotate che, ad un anno dall'ultimo sisma,
vedono le macerie ancora sulle strade in misura superiore all'80%. I sindaci
hanno le mani legate. Anche le gare per gli appalti pubblici continuano a
essere paralizzate dai ricorsi al Tar. Gli investimenti in infrastrutture
sono inferiori ai livelli pre-crisi per quasi un terzo. Eppure sono passati
quasi dieci anni. Altro che misure anti austerity. Cantone, capo
dell'Anticorruzione, chiede - dando venti giorni di tempo - a GSE di dare
spiegazioni sul cumulo di cariche al vertice del gestore elettrico che
distribuisce ogni anno 16 miliardi di incentivi all'energia rinnovabile.
Anche per altri motivi la Corte
dei Conti ha scritto all'Anac. Cantone, evidentemente, non ha il potere di
decidere autonomamente eppure la legge istitutiva risale a tre anni fa.
Possibile che il Parlamento non sappia fare una legge che funzioni? Il flop
degli organi di controllo è divenuto di dominio pubblico con le prime
audizioni della Commissione parlamentare di inchiesta sui crack delle banche
che ha bruciato trentaquattro miliardi ai risparmiatori italiani. Banca
d'Italia e Consob, per giustificare i mancati interventi a tutela del
risparmio, si sono scambiate reciproche accuse. Resta il fatto che nessuna
delle due Authority ha bloccato a suo tempo la vendita "retail" dei
bond subordinati. Né sono intervenute sulle iper valutazioni delle banche
venete al momento di collocare le proprie azioni ai soci-correntisti. Il
Direttore generale della Consob , Apponi, ha chiesto di “secretare” la parte
sugli scambi informativi con Bankitalia precisando che "qualcosa non ha
funzionato con via Nazionale".
Una versione completamente opposta a quella fornita dalla Vigilanza
della Banca d'Italia (Barbagallo) tanto che la
Commissione di inchiesta pensa di indire un confronto
all'americana tra i due esponenti. Una bella grana per il governatore,
Ignazio Visco, che ha difeso l'operato della Vigilanza dinnanzi alla stessa
Commissione parlamentare di inchiesta. Ben diverso il ruolo svolto dalla Sec,
fondata nel 1934 ai tempi del "New Deal", che tutela i risparmiatori
in termini di “full disclosure”, di azione anti-frode e contro le
manipolazioni di mercato. Le pesanti condanne inflitte dalla Sec a società,
banche e persone attestano l'efficacia di questo ruolo. Nonostante i problemi
sul tappeto in Italia, occorre puntare sulle “good news”. Secondo Stiglitz
"non si tratta solo di criticare paradigmi esistenti ma di crearne di
nuovi. Se non si cambia e non si raccolgono le sfide c'è un rischio ancora
più grande: creare nuove diseguaglianze". E insiste su una raccomandazione
rivolta ai giovani: "L'intelligenza artificiale va bene ma dobbiamo
investire in formazione".
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