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Il football distrugge il cervello dei giocatori?




Football, ovvero quello americano con elmi e protezioni che sembra proteggano poco dato il numero impressionante di commozioni cerebrali che coinvolgono i giocatori. A cominciare dal campionato universitario seguitissimo dagli sponsor.

Bob Costas, il popolare giornalista sportivo della NBC, icona del football americano, ha lanciato una pietra nello stagno della rassegnazione dovuta al fatto che quando uno spettacolo sportivo funziona non bisogna disturbare il manovratore.

Costas ha detto in un seminario organizzato dal College Park ed al quale partecipavano altri noti personaggi dello sport e della televisione: "The issue that is most substantial, the existential issue, is the nature of football itself,"  "The reality is that this game destroys people's brains."

Costas  si e' riferito ai dati sulla percentuale di encefalopatie che colpiscono i giocatori di football, molti, troppi dei quali affetti da degenerazioni del cervello dovute alle ripetute commozioni cerebrali a seguito degli scontri violenti in partita.

Certo, ha aggiunto Costa, non si puo' cambiare la natura stessa di questo sport. Ma se avessi un figlio di 12-13 anni atleticamente promettente non gli farei certo iniziare una attivita' con questo sport."

'Mala tempora currunt' per la Lega del football americano.

Dopo lo scandalo innescato dai giocatori che si sono inginocchiati durante l'esecuzione dell'inno nazionale per protestare contro Donald Trump che a sua volta ha detto ai proprietari delle squadre che avrebbero dovuto licenziare quei giocatori, ci si sono messi di mezzo i dati sul degrado dell'audience televisiva che incide profondamente sulla presenza pubblicitaria.

La 'neurodegenerative brain disease' causata da traumi ripetuti alla testa porta alla perdita di memoria, istinti di aggressione, depressione e spinta al suicidio.

All'inizio dell'anno la Lega ha firmato un accordo di un miliardo di dollari per sanare le cause promosse da giocatori professionisti.

La Boston University School of Medicine e la VA Boston Healthcare  System hanno pubblicato uno studio che ha accertato la presenza di degenerazione delle cellule cerebrali nel 99 per cento dei cervelli messi a disposizione dalle famiglie di giocatori morti.

Non poteva mancare l'innesco della polemica politica.

Costas e' stato accusato dai media di destra di essere un liberale di sinistra che cerca di annullare  uno dei cardini dell'America. Il Football appunto.

La risposta di Costas e' stata: "Stronzate patetiche".