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Il D Day, 75 anni fa.



Il D Day, 75 anni fa.

Per i giovani di oggi come parlare delle guerre Puniche.

Ma non solo per i giovani di oggi, anche per quei politici per i quali la libertà è un concetto filosofico, avviluppato in molte regole di comportamento che per molti sono asfissianti.

Al punto che e' meglio avere poca libertà, basta che mi lascino la mia libertà personale di fare i comodi miei quando e come mi aggrada.

Al resto ci pensi il capo o il partito. Che poi e'  quello che succede nelle dittature addolcite dal 'capitalismo concesso' che consentono di fare soldi purché il tutto non entri in rotta di collisione con gli interessi superiori di Lor Signori.

Fanno pena gli ultranovantenni convocati a stringere la mano all'inquilino della Casa Bianca in visita alla Regina anche lei di 93 anni e senza una ruga.

75 anni di pace in un continente per secoli dilaniato da guerre terminate nella follia della prima e seconda guerra mondiale.

Milioni e milioni di morti, militari e civili, che hanno pagato con le loro sofferenze la follia di chi si intestava il diritto di stravolgere i confini geografici e politici per incoronarsi potente su tutto e su tutti.

Ma la pace è un concetto astratto, quante volte lo abbiamo sentito dire, così come la salute della cui importanza ci rendiamo conto soltanto quando ci viene a mancare.

Per dare un minimo di consistenza al concetto di pace sono rari gli istituti scolastici che organizzano visite guidate ai campi di sterminio e ai musei delle spiagge del D Day, lo sbarco alleato in Normandia.

Solo toccando con mano le testimonianze non ancora cancellate dal tempo dell'orrore che gli uomini hanno imposto ad altri uomini, solo rendendosi conto delle decine di migliaia di morti che lo sbarco alleato in Normandia totalizzò nel tentativo di bucare le difese germaniche, solo vedendo gli spezzoni cinematografici che mostrano le paratie dei mezzi da sbarco che si abbattevano sulla sabbia e lasciavano passare i marines che venivano falciati dalla mitraglia nazista, solo pensando al sacrificio di tanti milioni di individui sul cui il dolore è stata costruita la pace, solo allora si può sperare che nelle coscienze dei giovani si instauri un minimo di consapevolezza di quanto la pace sia costata e costi ancora per il suo mantenimento.

Parole, parole perché c'è voglia di guerra in giro a livello planetario.

Perché il 'cupio dissolvi' serpeggia con sempre maggiore insistenza tra le genti.

Perché è tanta la voglia di intrupparsi e seguire il pifferaio di turno anche se ci sta conducendo sull'orlo di un precipizio.

Andate gente a vedere quelle spiagge della Normandia.

Prima che sia troppo tardi.

Oscar
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Egregio Oscar,
forse e' proprio una fortuna che i giovani di oggi confondano le guerre puniche con la seconda guerra mondiale.
Almeno non si rendono conto che i pifferai di turno dell'epoca fossero tedeschi, giapponesi e ITALIANI, e che portarono il pianeta ad affrontare una vergognosa tragedia.
Ed e' sempre una fortuna che non si rendano conto che a marciare e combattere nelle fila di quei tre vergognosi eserciti ci fossero proprio i loro nonni o bisnonni.
Speriamo non approfondiscano il perche' del D Day
Grazie per gli argomenti sempre molto interessanti.
cordiali saluti
Giancarlo Belluso
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Bravo Oscar! E grazie
Alessandro Butticé
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GRAZIEEEEEE per questa preziosa riflessione! Sono una docente che ha portato i suoi studenti a visitare i campi di sterminio e loro, spontaneamente, hanno deposto mazzi di rose baccarat davanti ai forni crematori.
 Ancora grazie!
 Anna Maria Rossi 
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Caro Oscar,
la Regina Elisabetta aveva 18 anni, 75 anni fa; Trump non era ancora nato; io e te eravamo bambini.
Hai ragione, la World War II per i giovani di oggi è associata alle guerre puniche. Cosa possiamo insegnare loro per il futuro ? Giustizia ed Equità, Solidarietà, Tolleranza, Fraternità, Eguaglianza, tutti principi necessari per coltivare la Libertà. Diciamo, anche con l'esempio, che Uno uguale Uno e che non ci sono razze umane, ma un unico ceppo. Dobbiamo farcela in questa impresa maieutica, e ce la faremo, per il bene e progresso dell'Umana Famiglia.
Sursum corda,
Dario Seglie, Italy
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Ciao Oscar

il tuo pezzo Sullo sbarco in Normandia, peraltro molto bello e totalmente da condividere, specie per quelli che hanno la nostra età e che in quei giorni c'erano, e' apparso oggi su America oggi

puoi controllare il tutto quotidianamente semplicemente andando sul sito del quotidiano www americaoggi.us

Cari saluti

Piero