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Quando l'ignoranza storica diventa pericolosa.




Vorrei iniziare dicendo che sono convinto che, fondamentalmente, le dimostrazioni siano positive. Ci rendono consapevoli di realtà, problemi e situazioni che, altrimenti, rimarrebbero in secondo piano.

La dimostrazione è la voce "popolare" della società. Assolutamente, però, non accetto, né condono alcuna forma di violenza, mentre sono favorevole a manifestazioni pacifiche.

Proprio quando sembrava che le folle si stessero diradando e disperdendo, è stato identificato un nuovo bersaglio: le statue storiche.

Corriamo allora un serio pericolo di cadere in ciò che George Orwell aveva descritto nel suo libro '1984': “Ogni documento è stato distrutto o falsificato, ogni libro riscritto, ogni quadro è stato ridipinto, ogni statua, edificio e strada è stato rinominato, e ogni data è stata modificata. Questo processo continua giorno per giorno e minuto per minuto. La storia si è fermata. Nulla esiste se non un presente senza fine in cui il Partito ha sempre ragione."

La storia non è stata fatta da persone senza macchia, ma da persone molto imperfette che hanno vissuto in tempi specifici di storia con valori e culture diverse da quelle attuali, persone che avevano, però anche grandi capacità degne di essere celebrate.

Questa combinazione di grandezza e contraddizione si chiama natura umana e la nostra storia si chiama "storia umana".

Ignorare questa realtà è miopia storica.

Sposteremo la nostra statua di Colombo in un posto più sicuro, ma non nasconderò la statua di un grande esploratore italiano che ha rivelato al mondo occidentale l'esistenza di un continente che alla fine si chiamerà "America."

Dobbiamo forse cambiare il nome " America ", derivata da Amerigo Vespucci, perché era uno che possedeva schiavi, era un’impostore e un fanfarone?

Padre Ezio Marchetto
Parroco di Holy Rosary Church
in Washington DC