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Chi muore giace e chi vive si da' pace.


 Un 'mass shooting', un 'massacro di massa' viene calcolato qui negli Stati Uniti con questa denominazione solo se può vantare (si fa per dire) almeno quattro vittime.

Tutti gli altri omicidi che si verificano giornalmente negli Stati Uniti non possono essere classificati come: massacri di massa.

Dall'inizio del 2021 si sono verificati in America sino ad oggi, ovvero 27 maggio, 232 omicidi di massa.

Nell'ultima settimana ci sono stati 17 mass shootings.

I luoghi nei quali si sono avuti questi episodi di follia omicida sono i più disparati e vanno dalle chiese, sinagoghe, palestre, aziende, parchi, strade, eccetera ad una infinita categoria di location.

I mezzi di informazione americani non ce la fanno più a tenere dietro a questi massacri perché si tratta purtroppo di notizie superscontate che, al di là del dolore generato in piccole entità familiari e comunitarie, cadono nel disinteresse generalizzato.

A livello politico il presidente Joe Biden ha dichiarato che si tratta di una "epidemia" e ha sollecitato da parte dei due rami del Parlamento un impegno per contenere almeno la diffusione delle armi.

Tanto per fare un esempio il cinquantenne omicida che ha fatto fuori nove dei suoi colleghi nel dipartimento dei trasporti di San José in California, era armato con due mitragliatrici e gli hanno trovato addosso 11 caricatori dopo che ha avuto almeno il buon gusto di eliminarsi dopo l'eccidio commesso.

Emerge inoltre che questo individuo non sparava così un tanto al chilo ma si è impegnato nella eliminazione di quei colleghi di lavoro con i quali evidentemente aveva maturato qualche risentimento.

I sostenitori del maledetto Secondo Emendamento della costituzione americana che consente ad ogni cittadino di portare armi, sostenuti con grande convinzione dai parlamentari repubblicani, affermano che il problema non è tanto la diffusione degli armamenti e soprattutto quelli pesanti da guerra.

Le statistiche indicano che a fronte di una popolazione globale di 330 milioni, sono bene 450 milioni le armi spalmate sui cittadini. E non è detto che tutti gli americani siano detentori di un'arma, il che significa che vi sono persone che nella propria abitazione posseggono armerie di tutto rispetto.

Le statistiche indicano che ogni volta che si verifica un massacro di massa si incrementa il numero dei cittadini americani che si recano nei negozi specializzati ad acquistare un'arma.

Sostengono gli amanti dello AR 15 e di altri mitragliatori da guerra, che il problema non è tanto quello della diffusione delle armi e dell'acquisto in alcuni supermercati, quanto piuttosto il numero di malati di mente, individui affetti da dilanianti depressioni e via citando che sono in larga parte autori di questi efferati episodi che scandiscono frequentemente la vita quotidiana degli americani.

Che vi siano degli Stati Uniti centinaia di migliaia di persone con problemi mentali, di tenuta psichica, animati da odio focalizzato nei confronti di altri individui oppure comunità e minoranze etniche, è assolutamente vero.

Ma se non fosse data la possibilità a questi rottami umani di armarsi pesantemente e di sfogare le proprie insicurezze nei confronti del loro prossimo, queste loro fumisterie mentali potrebbero al massimo renderli disponibili per un ricovero urgente in strutture adeguate.

Se ad un folle si mette in mano un mitragliatore è ovvio che il risultato non potrà essere altro che quello che stiamo verificando con orrore ogni giorno in questa grande nazione affetta da tanti problemi, sconnessa nella sua entità culturale, incapace di governarsi a causa del dilettantismo politico diffuso.

Passati due giorni dall'ultimo massacro l'impegno vero di ogni americano è quello di ricostruire le proprie abitudini di vita che erano state messe in soffitta dalla clausura della pandemia.

Quanto ai mass shootings chi muore giace e chi vive si dà pace.

Oscar

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