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Gli atterraggi 'duri' delle Soyutz



Nel 2010 la flotta degli Shuttle sara' ritirata dopo trenta anni di onorato servizio. Per cinque anni i collegamenti con la stazione spaziale saranno assicurati dalle capsule russe Soyuz.
Negli ambienti americani crescono le preoccupazioni per l'utilizzo di queste capsule astronautiche dopo che si sono verificati due atterraggi 'duri' che hanno messo a rischio la vita degli astronauti che sono rientrati sulla Terra. Tra questi la colonnella americana Peggy Whitson che ha trascorso sei mesi nella stazione spaziale in assenza di peso.
Sino ad ora l'efficienza delle Soyutz non era stata messa in dscussione al punto che la NASA ha firmato un accordo per 719 milioni di dollari per la fornitura di lanci di materiale e di astronauti dal 2007 al 2011. Le capsule Soyutz sono 'usa e getta' e al contrario degli Shuttle non possono essere riutilizzate.

I due recenti atterraggi duri sono stati fatti in maniera 'balistica' come si dice in gergo a causa del mancato funzionamento di alcune apparecchiature di bordo, sembra a causa di un incorretto distacco delle capsule dal razzo che ha lesionato dei bulloni.
Questa storia e' stata pubblicata dal Washington Post sul quale chiaramente l'amministrazione Bush ha fatto filtrare il senso delle proprie preoccupazioni perche' 'nuora intenda', ovvero i russi.
Del resto il presidente Bush gia' qualche anno fa aveva tentato di chiudere per tempo la flotta degli Shuttle che riforniscono la stazione spaziale per dirottare i relativi fondi all'ambizioso programma di un lancio umano su Marte.
Tra i tagli era stato incluso anche il lancio di una navetta per i lavori di manutenzione dello Hubble Telescope che da venti anni sta conducendo un lavoro di esplorazione galattica che ha rivoluzionato il mondo delle conoscenze astronautiche.
L'annuncio del progetto di Bush aveva scatenato una reazione durissima da parte degli scienziati di tutto il mondo al punto che l'amministrazione americana si era convinta a ritirarlo, almeno momentaneamente.
I Russi a loro volta lamentano che non si trovano giovani disposti a lavorare nelle industrie astronautiche. Molti preferiscono andare in banca dove sono pagati meglio.

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