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Viva, Viva il nucleare!!

In Italia stanno riscoprendo l'acqua calda. Ovvero che la Penisola e' circondata, a diretto contatto con i suoi confini, da impianti nucleari di produzione elettrica dai quali, come nel caso della Francia, importiamo a caro prezzo una cospicua quantita' delle risorse necessarie a mandare avanti il Bel Paese.
E per converso ci ha riportato alla mente l'incavolatura di Romano Prodi, allora presidente dell'IRI, quando venne approvato il referendum che gli italiani, ingannati da una insana propaganda pseudoecologista e di sinistra, approvarono a larga maggioranza impedendo la costruzione delle centrali nucleari e smantellando le poche che erano gia' state costruite.
In America si fa un gran parlare del pericolo iraniano costituito dal proposito di costruire impianti nucleari per la produzione di energia lettrica che, secondo i detrattori, potrebbero essere riconvertiti nella preparazione di ordigni nucleari.
Nel contempo il presidente Bush va in Arabia Saudita a vendere impianti nucleari proprio al paese che e' il piu' grande produttore di petrolio.
Francia, Russia, etc. sono a loro volta impegnate nella promozione e vendita di questi 'prodotti' ad altre nazioni emergenti.
La previsione di una catastrofe nucleare non e' piu' materia da film di Hollywood, confortata anche dalla sicurezza di coloro che a Washington, a mezza voce, ti dicono che la vendita degli impianti nucleari all'Arabia Saudita si rende necessaria per alimentare la speranza che prima o poi i musulmani (sunniti e shiiti) si ammazzino gli uni con gli altri, eliminando il problema al mondo occidentale.
Come si vede il Dottor Stranamore e' ancora di grande attualita'.

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