Centinaia di gran maestri accompagnati dai loro delegati sono venuti a Washington DC per partecipare alla nona edizione della Conferenza Mondiale della Massoneria.
In un mondo caratterizzato dall’intolleranza, dallo scontro tra religioni, dalla incapacità di dialogare tra le genti, i massimi esponenti di questa istituzione che si presenta da 300 anni come un laboratorio per migliorare l’uomo, hanno cercato di mettere a fuoco i loro principi che talvolta sembrano essere in controtendenza con l’andamento delle società occidentali.
La scelta di Washington non poteva essere più adatta visto che la capitale degli Stati Uniti è stata disegnata con molti riferimenti ad una loggia massonica, visto che George Washington ed i padri fondatori della nazione appartenevano a questa antica istituzione.
Tra le relazioni più significative quella tenuta da Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, una obbedienza che ha superato i 19mila iscritti in larga parte giovani.
“I massoni hanno la responsabilità di costruire o ricostruire un uomo migliore.” Ha detto Raffi. “Un uomo che può guardare un altro uomo negli occhi, senza tenere conto del suo gruppo etnico, origini, idee o religione, e dirgli ‘Tu sei mio Fratello’. “
No comments:
Post a Comment