IL BERLUSCONI QUATER SENZA STARS!
Era l’occasione per Berlusconi di dimostrare che questo suo quarto Governo, che dovrebbe vincere cinque scudetti di fila e forse la Coppa dei Campioni del 2013, era formato da una squadra eccezionale, la migliore che poteva offrire in questo momento al Paese. Invece si presenta all’inizio del campionato (XVI Legislatura) con un team di mediocre tecnica individuale, un libero metodista alla Beckenbauer (Tremonti), ormai passato di moda nel gioco moderno (globalizzazione), un sacco di terzini e mediani, ma sopratutto senza “stars”, senza Kaka, senza Pato e senza nemmeno un corsaro di aria di rigore come Inzaghi. .Assisteremo a tanti 0 a 0 perche’ questo Governo-Milan parte con un bonus elettorale che gli permettera’ di vincere sempre, ergo “i campioni non servono!”, avra’ suggerito Galliani al Presidente in campagna acquisti!Ma e’ un offesa per la maggioranza del Paese che ha dato mandato a Berlusconi di ritornare almeno a quei livelli ante 1993 (“la scesa in campo”) in cui la societa’ italiana aveva una posizione e una classifica importante nel contesto mondiale, la gente non solo arrivava tranquillamente alla fine del mese, ma spendeva la tredicesima e la quattordicesima per lussi fino allora proibiti; le vacanze all’estero, le crociere e la macchina sempre piu’ grossa.Si stava bene nell’epoca pre-Berlusconiana! Poi l’intervento in politica dell’uomo piu’ ricco d'Italia, ha paradossalmente fatto precipitare la situazione economica e la condizione generale del Paese in una recessione che sembra un’alluvione lenta, ma inarrestabile, che distrugge un poco ogni giorno le sicurezze degli italiani.Mi aspettavo che dopo tre Governi, il suo quarto mandato avrebbe dato un segnale forte al Paese con una squadra di specialisti di provata reputazione professionale nei vari campi, provenienti dalla societa’ civile e non esclusivamente dalla “casta”, che e' la causa principale dei problemi nazionali per la loro incompetenza dimostrata sopratutto negli ultimi 15 anni!Mi aspettavo che avrebbe inaugurato un metodo nuovo di “appointment”, basato non sul Manuale Cencelli, ma su la scelta di candidati con un vero curriculum meritocratico nelle varie discipline, che ne dimostrasse le capacita’ per svolgere il lavoro da compiere per il Paese.Mi aspettavo che magari avrebbe guardato ad Ovest verso gli USA per seguire, o almeno ispirarsi alla formula usata da tutti i Presidenti Americani, che mai hanno scelto parlamentari nei loro Governi, se non eccezionalmente, (e in quei casi le dimissioni erano automatiche prima dell'accettazione della carica offerta, in base al rispetto della divisione ed autonomia dei tre poteri costituzionali, su cui si basa la democrazia.... almeno negli Stati Uniti!). Invece hanno sempre cercato nella societa' civile i responsabili dei vari dicasteri, fra chi si era veramente distinto per meriti e risultati raggiunti nei rispettivi campi, offrendogli sempre indennita' e fringe benefits inferiori a quelli che gia' percepivano ma, allora come ora, facendogli un'offerta che non potevano rifiutare: "servire la Patria"! Mi aspettavo “stars” dell’economia, della scienza, della cultura nazionale, dei “cervelli in fuga nel mondo” che fanno grandi i paesi che li ospitano, ma non sono presi in considerazione nell'orto di casa! Mi aspettavo le migliori teste pensanti del Paese senza coloritura politica e/o gallonatura parlamentare (metodo feudale!), come ha realizzato Sarkosi nel suo nuovo Governo. Mi aspettavo che Berlusconi si appellasse pubblicamente e modestamente, in nome e per conto dell’orgoglio nazionale, in un momento cosi' drammatico del presente e del futuro del nostro grande Paese ai “migliori”, che si distinguono in Italia e nel mondo, chiedendogli di contribuire a risolvere i problemi giganteschi che tutte le famiglie italiane percepiscono oggi sulla pelle, che hanno bisogno dell’intelligenza e del cuore della parte piu’ avanzata della societa’, di tutta la nostra forza storica, culturale, morale, cristiana….italiana. Mi aspettavo una squadra forte come i “President’s men” di Kennedy quando nel 1961 chiamo’ a raccolta le migliori teste pensanti del Paese per superare un momento drammatico per gli USA e l’Occidente.Mi aspettavo veramente troppo: Berlusconi e' un milaner e non un berliner come lo fu Kennedy!
Massimo Seracini
San Diego, California
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Per certi versi quando Ella si richiama all'"America dei Kennedy, " agli uomini di quel tempo andato non posso che condividere il suo riferimento. Per il discorso "Italiano" desidero dire la mia che, sia per il mio status d'essere Italiano che per l'aver vissuto 62 anni in Italia dalla nascita. Egregio signore Ella ,da come scrive, é molto turbata per potere serenamente esprimersi sull'ultimo accadimento politico che ha visto il progredire d'un altra casta che, sicuramente lei con condivide. Mi spieghi,avremmo dovuto tenerci "il Prodi" che di prodezze ne ha combinate tante ? Avremmo dovuto tenerci e sorbire l'arrogante inqualificazione d'un certo sig.” Scanio Pecoraro “ che con la sua inqualificata politica ha gestito provvedimenti deleteri in Campania ed altrove dov'è successo quel che Ella già conosce? O ancora sopportare le eccellenze evanescenti introdotte nella finanza italiana, dai grandi economi " I Visco o i Padoa Schioppa ? Anche loro, come fa intendere, erano delle sapienze, ma di costoro, gli italiani non desiderano più sentir dire, l’odore e la nomina, il motivo? anche questo Ella lo conosce ed in maniera molto approfondita. Allora che dirle? La sua accorata critica antiberlusconiana troverà giusto sfogo se a Costui si darà il tempo e le condizioni idonee per lavorare per il paese. Non ci sono menti eccelse in questo governo ? In parte ha ragione, ma questo é il prezzo che un buon maestro deve pagare quando ha una classe di apprendisti, d’iniziandi. Non speravamo ad un avvicendamento del vecchio con il nuovo? Di nuovi apprendisti da inserire nella politica d’oggi? Non era anche un progetto Veltroniano portare negli scanni del parlamento italiano nuove leve? Queste ultime, probabilmente per Ella, non sarebbero state oggetto di critica. Gentile Sig.Massimo, vede, l'Italia é, come ieri, uno stato democratico ed il consenso del popolo necessita solo ed eslusivamente rispetto. Questa squadra non ha campioni, è vero, ma solo qualche vecchio e tanta inesperienza . Pazienza …..vuol dire che aspetteremo che i vecchi siano un buon riferimento ai quei giovani che, iniziando abbiano a riferimento quell’ esempio..dato da un dott. Berlusconi o da un Tremonti, quest'ultimo veda caso, è ritenuto essere uno dei migliori economisti del mondo. Del Berlusconi ? che dirle di un uomo che una minoranza non può sopportare? Probabilmente, chissà non ha saputo realizzare nulla di buono? Oppure questa minoranza, non tollerando un inerte d’uomo al governo, si cimenta, nella seppur antica, pratica d’ arte del teatro, per portare in giro nel paese storie, fiabe inverosimili, attraverso le quali potrà, in un futuro….,raccontare le gesta d'un grande o d'un portatore di 15 anni di calamità, come ella, nella sua accorata declamazione, vuole fare intendere.
Saluti e cordialità,
Salvatore Casales
Caltanissetta (Sicilia)Italia
Caro Dr. Casales:
ci pensera' Massimo Searcini a risponderle se lo riterra' opportuno. Devo dirle che apprezzo molto il tono civile ed educato del suo dialogo-confronto che si differenzia dall'atteggiamento becero di tanti altri dogmatici. Quanto a Prodi all'estero gode di una considerazione che in Italia non ha riscontro sia per quanto ha fatto come Presidente della Commissione Europea, sia nei suoi due mandati da Primo Ministro italiano. Siccome non posso pensare che negli altri paesi siano tutti degli imbecilli e solo in Italia il giudizio vero su Prodi e' quello diffuso dai media del Cavaliere, voglio sperare che il tempo sia galantuomo anche nella penisola nei confronti di questo uomo che non ha mai guardato al proprio interesse personale ed ha sempre concepito la sua partecipazione alla competizione politica come una 'missione' a favore del suo Paese. Sicuramente avra' fatto degli errori. Chi non ne fa?! Ma quello che conta e' il giudizio complessivo. Secondo noi Prodi appartiene alla categoria dei 'Cincinnatus', come li definiscono qui in America. E tra questi sono annoverati George Washington e Garibaldi i quali, dopo avere contribuito a creare due nazioni, si sono ritirati dall'agone quando la politica ha cominciato a richiedere loro un prezzo morale che non volevano pagare. Come ha visto, anche Prodi e' uscito di scena senza sbattere la porta.
Keep in touch.
Molti cordiali saluti,
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