A conferma che i rapporti tra Russia e America sono ai minimi termini ci si e' messo di mezzo un analista politico russo che, secondo Drudge Report, sostiene che gli Stati Uniti sono ormai alla frutta ed il collasso della superpotenza sarebbe gia' cominciato. Il professor Igor Panarin ha detto in una intervista concessa alle IZVESTIA: "Il dollaro non e' assicurato da alcunche'. Il debito estero e' cresciuto a valanga, anche se negli anni '80 non c'era alcun debito. Quando nel 1998 ho fatto la mia prima previsione il debito era di 2 trilioni. Oggi supera gli 11 trilioni di dollari. Una piramide che puo' solo collassare."
Richesto dal giornale quando il collasso dell'America avverra', Panarin ha detto: "E' inziato a causa della crisi finanziaria. Tre delle piu' importanti banche di Wall Street hanno gia' cessato di esistere e due stanno sopravvivendo alla meno peggio. Le loro perdite sono le piu' grandi della storia. Ora quello che vedremo e' un cambio nel sistema di regolamentazione finanziaria a livello globale. L'America non sara' piu' il regolatore finanziario mondiale. Due nazioni assumeranno questo ruolo: la Cina, con le sue vaste riserve e la Russia, che potra' assumere il ruolo di punto di riferimento economico-finanziario per l'Eurasia." Il professor Panarin e' convinto che gli Stati Uniti esploderanno in sei pezzi perche' milioni di cittadini hanno perduto e perderanno i loro risparmi, i prezzi e la disoccupazione stanno crescendo, General Motors e Ford sono alla bancarotta e questo significa che intere citta' rimarranno senza lavoro. I governatori stanno chiedendo aiuti al governo federale e Obama non potra' fare miracoli. Panarin sostiene quindi che gli Stati uniti non saranno piu' 'uniti' e si divideranno in sei parti: La costa del Pacifico, con un aumento della componente cinese; il Sud con gli Ispanici; il Texas, dove i movimenti indipendentisti stanno crescendo; la costa Atlantica, con la sua mentalita' distinta e separata dal resto della nazione; cinque tra i piu' poveri stati centrali con le loro popolazioni di Native American (Pellerossa); e gli stati del nord, dove l'influenza del Canada e' forte. Quanto all'Alaska la Russia potrebbe riprendersela perche' era stata data in affitto, dopotutto. Panarin, 60 anni, e' professore alla Diplomatic Academy of the Russian Ministry of Foreign Affairs e autore di numerosi libri sulla guerra dell'informazione.
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