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Non parla a mio nome!


(dal Corriere della Sera)


IN RETE
«Berlusconi? Non parla a mio nome»
Un sito raccoglie le foto degli italiani «indignati» per la battuta del premier su Obama: «Chiediamo scusa»

Massimo da Verona e Francesco da New York hanno deciso di metterci la faccia. Così come Gerardo da Milano e Samuele da San Sebastian, Alessandro da Como e Marina da Roma. Sono solo alcuni degli italiani che hanno scelto di «chiedere scusa» agli americani, e non solo a loro, per la recente battuta di Berlusconi su Obama («è bello, giovane e abbronzato...»). Una frase che ha provocato polemiche politiche e che è rimbalzata anche oltreoceano (causando pure un battibecco tra il nostro premier e un reporter Usa). NON IN MIO NOME - E così, tra le molte risposte spuntate qua e là in Rete negli ultimi giorni, è nato notspeakinginmyname.com, un sito che raccoglie le foto degli italiani «indignati» contro il presidente del Consiglio. Ciascuno si è fatto fotografare reggendo tra le mani un semplice foglio di carta con la scritta «I'm italian and prime minister Silvio Berlusconi is not speaking in my name» e poi ha spedito l'immagine in Rete, con tanto di firma.
Un'immaginee del sito "Sorry everybody"SCUSE - «Questo sito - si legge sulla pagina che raccoglie le prime foto arrivate - è un raduno spontaneo di italiani che provano imbarazzo e indignazione per il fatto di essere rappresentati da Berlusconi e dal suo governo. Se non sei italiano e ti senti insultato dal nostro premier, ti preghiamo di accettare le nostre scuse». L'idea ricorda parecchio quella lanciata, quattro anni fa, da alcuni elettori americani: il sito si chiamava "Sorry Everybody" e, in quel caso, ci si scusava per la rielezione di George W. Bush.
SU FACEBOOK - Notspeakinginmyname.com non è, ovviamente, l'unica iniziativa del genere nata in Rete dopo la battuta di Berlusconi. Manco a dirlo, su Facebook è stato fondato quasi in tempo reale il gruppo "Siamo tutti... abbronzati! Contro le diversità e nella speranza che prima o poi ci sia un Obama anche in Italia". Gli iscritti, per adesso, sono quasi 800.
G. Ant.

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