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Obama visto da Toronto (Canada)

Caro Oscar,
anche dal Canada , anche da Toronto da dove ti scrivo, tutti hanno seguito con emozione sia le ultime fasi delle elezioni presidenziali americane che, l'altro ieri notte, l'annuncio dell'esito finale delle votazioni.
Volevo segnalarti, per tua informazione, che, a differenza di quanto dicevi nella tua "lettera da Washington" a proposito degli elettori statunitensi, quelli canadesi di origine italiana sono sempre stati in stragrande maggioranza, circa 70% , favorevoli ad Obama. La soddisfazione come puoi immaginare , all'annuncio della sua elezione a presidente, e' stata quindi generalizzata nella comunita' italocanadese cosi' come, ed occorre dirlo, tra la maggioranza dei canadesi.
Io penso, come molti da queste parti, che Obama rappresenti, in questo momento, la speranza di cambiamento.
La speranza e' indubbiamente utile, e aiuta a vivere, ma non basta. Vediamo ora se Obama, con un Congresso ed un Senato a maggioranza Democratica, prima ancora di rimediare agli enormi mali politici ed economici dell'America e dell'mondo, sapra' relegare le certezze e le tremende oscurita' dei fondamentalismi religiosi americani ai margini di una societa' che ha bisogno dei dubbi e delle luci della scienza e della ragione.
Il mondo ha bisogno di risolvere i conflitti ma non di nuove guerre, di promuovere il lavoro ma non lo sfruttamento dei piu' deboli, di migliorare i bilanci energetici ma anche di abbattere gli inquinamenti. Il mondo ha bisogno, proprio come il presidente eletto Obama sostiene, di fornire nuovi strumenti educativi ed informativi alla maggioranza della sua popolazione diminuendo anche la cacofonia attuale.
Negli Stati Uniti, come in qualsiasi altra parte del mondo, solo un popolo altamente educato puo' veramente abbandonare le superstizioni e le cosmologie dell'eta' del bronzo, postulate dai fondamentalisti. Solo un educazione universale di alta qualita' ci puo' permettere di vivere pienamente nell'eta' del silicio e di continuare a credere nella possibile evoluzione dell'unica vita che conosciamo. Il mondo non deve piu' essere costretto a comprare i falsi "upgrade" dei cervelli elettronici e al contempo essere spinto ad accettare i veri , tragici, "downgrade" dei cervelli biologici dei suoi abitanti.

Sapranno gli Stati Uniti di Barack Obama tornare ai principi laici del grande Presidente Thomas Jefferson , dopo l'ubriacatura "evangelica"? Permettimi di esprimere a te, cittadino americano, il mio interessato augurio che questo accada al piu' presto. Permettimi anche di esprimere, tra noi concittadini italiani, l' auspicio che anche il nostro paese sappia riconoscere il suo migliore interesse ed abbandonare al piu' presto gli attuali imperanti cinismi e sterili egoismi e tornare a credere che un cambiamento e', non solo auspicabile ,ma anche possibile.
Un caro saluto.
Martin Stiglio

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