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Un tacchino pieno di fiele

La crisi morde il portafoglio degli americani. L'Automobile Association of America prevede che in questo lungo fine settimana del Thanksgiving Day, la festa piu' importante degli Stati Uniti perche' non collegata al alcuna ricorrenza religiosa, i 41 milioni di auto che circoleranno per percorsi di almeno 50 miglia saranno meno di quasi un milione rispetto all'anno scorso.
Le compagnie aeree hanno ridotto il prezzo dei biglietti, ma hanno imposto balzelli su tutto: dalla coperta al cuscino per i lunghi voli da costa a costa, dalla prima valigia, al costo di un vassoio con cibo-snack orripilante pagato dieci dollari a bordo.
Tra un paio di mesi le linee aeree faranno i conti e vedranno se la riduzione dei biglietti ha portato qualche vantaggio, nonostante il calo del prezzo del petrolio al disotto dei 50 dollari.Non dimentichiamo che nei mesi scorsi queste aziende si erano strappate i capelli per l'aumento del costo del carburante. Al momento tutti gli analisti del settore sono concordi nel dire che quest'anno non ci sono le lunghe file alle biglietterie degli aeroporti, nonostante gli accurati controlli di sicurezza. E si tratta di un elemento che indica la diminuzione del numero dei passeggeri. Sono piene le classi di business. Ma quei biglietti sono pagati dalle aziende che ancora se lo possono permettere.
E quanto ai megadirigenti delle corporation, ha fatto scandalo che i tre CEOs di Ford, GM e Chrysler siano andati a Washington per essere grigliati nelle audizioni senatoriali volando ognuno su un jet personale.
L'intervista concessa dal presidente eletto Obama a Barbara Walters di ABC e' stata un chiaro avvertimento per chi ha la responsabilita' di licenziare migliaia di persone, guadagna decine di milioni di dollari all'anno e si permette di avere dei bonus e fringe benefits che portano il guadagno personale a cifre astronomiche. Non si capisce, ha detto in sostanza Barack Obama, per quale ragione i capi delle tre big di Detroit debbano prendere molto di piu' dei loro colleghi di Toyota, Nissan, Honda che almeno fanno guadagnare le loro aziende.

Mentre i top executives di quelle americane le hanno ridotte sul lastrico con la loro miopia manageriale (aggiungiamo noi).



CHICAGO (AP) - Despite plummeting gas prices and unusual last-minute holiday deals on airplane tickets, more people are expected to stick close to home this Thanksgiving.
In fact, the Automobile Association of America says the 41 million Americans expected to take trips at least 50 miles for Thanksgiving is about 600,000 less than traveled last Thanksgiving.
The reason, as a surly economist might say? It's the economy, stupid.
"The economy is in such bad shape. ... They're still really hesitant to take that trip," said Beth Mosher, spokeswoman for AAA Chicago.
In comparison, over the July 4 weekend when gas prices were far higher than the same weekend the previous year, the number of travelers dropped just 2.3 percent, she said. At that time, the economic news wasn't as dire as it is now.
For airlines, the lowered fares at a time when they usually can mark them up can't combat the extra fees the struggling industry has tacked on to everything from checked baggage to pillows to in-flight food.
"For a family of four, it's a $100-$150 difference," Mosher said of the baggage fee, which some airlines charge even for the first bag, with an additional charge for the second.
Mosher said that even with the dropping fare prices, the 4.54 million people expected to fly during the long holiday weekend is 7.2 percent less than the 4.89 million who did the same last year.
Graeme Wallace, chief technical officer for farecompare.com, a consumer airline ticket research Web site, said it may take until after the first of the year before airlines know if the recent fare reductions will put many more people on planes. He said in his recent experience, business flights have been crowded but leisure flights are often half empty.
"With the economy tanking, they're thinking, 'Do I want to spend $400 for a 1,200 mile trip?'" Wallace said.

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