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Diario Indiano: Galle e dintorni


This photo of Galle Fort is courtesy of TripAdvisor


Il programma fatto dall'agenzia prevede una visita a Galle la capitale della Southern Province of Sri Lanka e la quarta citta' per dimensioni con i suoi 91mila abitanti.
Da Colombo imbocchiamo la perfetta autostrada appena costruita che per 119 KM conduce sino a Galle. Le autosrade dell Sri Lanka sono al momento solo due: quella che stiamo percorrendo e l'altra che unisce l'aeroporto internazionale di Bandaranaike alla capitale Colombo. Sono stati aperti i cantieri di un'altra autostrada che colleghera' Colombo con Kandy.
A Galle nei secoli ci sono venuti tutti, grazie alla posizione perfetta nell'Oceano Indiano.Nel 1600 arrivarono i portoghesi, ma il massimo splendore della citta' si verifico' nel 18mo secolo sotto gli olandesi.
Il forte costruito dagli olandesi sui resti delle fortificazioni fatte dai portoghesi e' stata l'unica struttura cittadina a non essere spazzata via dalla furia dello tsunami del 26 dicembre del 2004 che ebbe origine in Indonesia e si propago' per migliaia di chilometri raggiungendo la costa est e sud dello Sri Lanka e 'lavorandola' come una raspa  per centinaia di chilometri.
Lo tsunami e' costato la vita a 230mila persone, ma in Sri Lanka ne sono morte 38mila. Qui nell'area di Galle i morti sono stati 15mila perche' la citta' venne rasa al suolo, con l'eccezione, appunto, del forte portoghese-olandese.
Dopo la visita d'obbligo alla disadorna chiesa olandese secondo la migliore tradizione luterana, risaliamo lungo la costa e ci fermiamo a pochi chilometri da Galle in un villaggio dove la guida ci consiglia di sostare per gustare il miglior pesce della regione. Il pesce e' refrigerato e per fortuna non puzza, ma il tavolo e' sistemato sulla spiaggia sulla quale si infrangono le alte onde. Una posizione magnifica, del resto scelta da molti alti stranieri affascinati dal luogo piu' che dal cibo. Ovviamente il  menu prevede la pizza in tutte le versioni ipotizzabili.
Se si attraversa la strada ci si imbatte in un Lavazza Coffee Club, molto bene organizzato dove finalmente si puo' gustare un caffe' all'italiana. Pero' questi della Lavazza: stanno facendo concorrenza a Starbucks con uno stile e una qualita' che gli americani si sognano.
Piu' avanti sosta di fronte al memorial del treno. Qui, il 26 dicembre 2004 lo tsunami investi' un treno di pendolari che stava passando a un centinaio di metri dalla spiaggia. Morirono 1300 persone. Quando si dice il destino. Mentre risaliamo lungo la costa si incontrano i resti delle case colpite dal maremoto. Chi voglia costruire ora deve rispettare una distanza dal mare di almeno mezzo chilometro, il che non ha impedito ad alberghi e ristoranti di ricostruire dove stavano prima del cataclisma.
A cinque chilometri da Galle sulla strada di Matara ci infiliamo in un viottolo che conduce alla "Sea Turtle Farm & Hatchery",una iniziativa non profit del 1986 per la tutela delle tartarughe che sono state oggetto di sterminio  da parte degli uomini.
In grandi vasche sono tenuti e alimentati i piccoli di tre mesi che se fossero nell'oceano sarebbero divorati dagli squali. Le tartarughe vengono allevate sino ai cinque anni d'eta' e poi immesse nel mare. Sono ospiti di questa farm anche dei soggeti ciechi o con la zampe amputate dalle reti dei pescatori.
Prima di imboccare l'autostrada per tornare a Colombo altra sosta al Ayurvedic Herbal Spice Centre dove ci illustrano le proprieta' benefiche delle piante coltivate dalle quali estraggono tisane, lozioni e creme. Subiamo la dolce violenza di un massaggio, fatto con notevole professionalita' e alla fine acquistiamo prodotti per un paio di cento dollari, cifra enorme se si considera il valore della rupia locale. Ma che volete farci? Io, per esempio, ho aquistato due flaconi contenenti un estratto che dovrebbe assicurare la riduzione della pancia (purche' non si mangi pasta, pane, dolci e non si beva vino). Che e' poi quello che mi dice la mia dietologa americana. 
Olive Ridley Turtle