(da GOI Newsletter)
"Liberamuratoria e società civile", la rivista inglese "The Square" apre il dibattito rilanciando le tesi del Gran Maestro Gustavo Raffi
Qual è il ruolo della Liberamuratoria? Che contributo può dare al mondo? La sua storia, i suoi valori sono noti ai profani? E i fratelli li conoscono? "The Square", la più celebre rivista inglese massonica, in un articolo dal titolo "Freemasons and Civil Society" (Liberi Muratori e Società Civile) che porta la firma prestigiosa di uno storico come John Belton, risponde a questi interrogativi che la massoneria si pone durante le fasi acute delle sue crisi identitarie ricorrenti, rilanciando le tesi del Gran Maestro Gustavo Raffi e riconoscendogli il merito di aver fatto comprendere ai fratelli l'importanza "di essere aperti, capaci di comunicare e informare per evitare il rischio che il messaggio massonico possa essere frainteso", di aver fatto riscoprire loro "l'orgoglio dell'appartenenza" e "di aver fatto prosperare il Grande Oriente" . Diversa è la situazione in Gran Bretagna. Qui, sottolinea Belton, la stagione d'oro della massoneria degli anni cinquanta è lontana. "Anche noi - è l'appello che rivolge - dovremmo fare un bilancio e dovremmo cercare di proporci e diventare un punto di riferimento per le generazioni più giovani e per la società civile in generale. Noi dovremmo capire che i principi e i fondamenti della Liberamuratoria, il mistero e l'esperienza sono qualcosa da ricercare, posseggono un loro prezioso valore". L'intuizione di Raffi è impressionante, dice Belton invitando a leggere le parole del Gran Maestro italiano, riportate in un editoriale pubblicato su Hiram n. 4 del 2012: "Se dobbiamo contribuire al benessere dell'umanità, non dobbiamo ritenerci al di fuori dell'umanità stessa o peggio al di sopra, come alcuni talora, in nome della supposta capacità esoterica e dei titoli altisonanti che ci siamo dati, possono supporre (...)"