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Noi, maledetti media che amplifichiamo l'orrore



nuova vittima dell'isis

Le foto dell''uccisione di un presunto gay dall'edificio piu' alto della citta' di Rakka nel nord della Siria ad opera dei forsennati dell'ISIS sono rimbalzate in milioni di click in tutto il mondo. Il poveretto che sembra avesse cinquanta anni, legato ad una sedia, e' stato gettato dal settimo piano di un edificio e poi lapidato dalla gente che assisteva allo spettacolo perche' ancora non si era deciso di morire.
Viviamo in un mondo di violenza avvolti come siamo dalle immagini vere delle persone sgozzate, delle donne lapidate, delle decapitazioni in piazza. Arrivati al punto che la competizione dell'orrore si fa sempre pu' accanita perche' il concorrente in fatto di violenza che risponde al nome di Hollywood ci ha iniettato dosi massicce di morti, depravazione. Per cui non e' facile distinguere tra reale e immaginario.
L'assurdita' di questa situazione emerge dal confronto tra queste sporadiche notizie di orrore fondamentalista e il tentativo della comunita' ebraica di ricordare l'orrore nazista dell'Olocausto.
Prendendo ad esempio il solo campo di Auschwitz, in tre anni , 1943-44-45, e' stato sterminato un milione e mezzo di individui pari a 1638 persone trucidate in maniera industriale ogni giorno.
Ma questi sono solo numeri che non sconvolgono piu' di tanto la coscienza, soprattutto dei giovani che associano pigramente la barbarie nazista alle crocifissioni dei cristiani sulle vie consolari.
Oggi basta un osceno assassinio di un poveretto gettato dal tetto di un palazzo,  ma rimbalzato milioni di volte a livello planetario sui computer, per raggiungere lo scopo: parlate di noi perche' dobbiamo terrorizzarvi.

Oscar

ISIS Goes Medieval on Gays 5.cached