Beatrice Rangoni Machiavelli
Nove mesi fa (febbraio 2015)
avevo scritto “Guerra all’Occidente: siamo tutti nel mirino”.
Sostenevo infatti:
“Il problema dei
problemi è come difendersi da chi ci minaccia apertamente indicando anche
bersagli come Roma o il Vaticano.
Non è facile
programmare e realizzare una difesa, contro le grandi potenzialità che la
scienza e la tecnologia mettono a disposizione, anche dei terroristi.
La storia ci insegna
che le guerre più difficili da combattere e da vincere, sono quelle di
religione, come quella che ci ha dichiarato lo Stato Islamico (oggi Daesh)”.
L’allarme è al massimo livello,
ma non sembra che vengano suggerite soluzioni valide. Il bandolo della matassa
è comunque saldamente nelle mani dell’estremismo islamico. L’impotenza
dell’Occidente assomiglia ad una persona immobilizzata da una corda: più si
muove per liberarsi più la corda si stringe.