I media italiani sono passati dalla negazione della pedata di Rossi a Marquez in Malesia al 'calcetto' dopo la pubblicazione delle videoclip a bordo delle due moto.
I media italiani urlano al complotto spagnolo che ha fatto perdere Rossi.
Rossi ha fatto una rimonta partendo dall'ultimo posto da gran campione, qual e'.
Ma arrivato dietro ai tre di testa il suo distacco non e' mai scemato segno che chi lo precedeva andava forte.
Quanto all'aiuto reciproco tra gli spagnoli ammesso da Lorenzo che avrebbero fatto gli italiani se si fossero trovati in una simile situazione?
Se non avesse tirato la pedata Rossi avrebbe vinto il suo decimo campionato mondiale.
Adesso basta con tutte queste dichiarazioni intrise di bile.
Qualcuno ha addirittura insinuato talenti omosessuali oltre che motociclistici tra i campioni spagnoli.
Quando si rappresenta una Nazione in giro per i circuiti continentali bisogna dimenticare la cultura del bar sport del villaggio.
Oscar
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(da Dagospia)
GENESIO BEVILACQUA. L’industriale
titolare di Ceramica Althea a Civita Castellana è il team owner di una
scuderia di punta nel mondiale Superbike, il campionato per moto
derivate di serie gestito dalla stessa Dorna, padrona della MotoGP.
Genesio nel 2011 con la Ducati ha vinto quattro mondiali, due piloti con
lo spagnolo Carlos Checa in SBK e il romano Davide Giugliano in
Superstock e i relativi campionati Marche.
Bevilacqua,
vicinissimo a gestire le moto ufficiali BMW, è noto per essere uno
sportivo puro. Quello che pensa lo dice. Zero peli sulla lingua. La sua
analisi è spietata. “Le gare - sottolinea - non si giudicano con il tifo
o con la passione ma solo e unicamente col cronometro. Rimanendo scevri
da ogni forma di tifo o campanilismo, Rossi a Sepang ha fatto una
scorrettezza e come tale andava sanzionata, pertanto non è credibile
come soggetto offeso. Detto ciò Valentino anche senza penalità non
sarebbe andato oltre il quarto posto, al massimo il terzo. Quindi non
avrebbe mai vinto il mondiale. E’ un dato oggettivo.
Roiberto Nobile
Vi
spiego: Lorenzo per tutto il week end ha tenuto un passo inavvicinabile
a tutti. E anche Marquez e Pedrosa. Il cronometro parla chiaro. I primi
tre in gara giravano fisso sul piede di 1’31’’3, 1’31’’4, massimo
1’31’’6. Rossi in rimonta, e a pista libera, girava mediamente oltre
mezzo secondo più alto, 1’32’’1, 1’32’2, 1’32’3. Comunque non è mai
sceso sotto l’1’32’’. Pertanto, alla luce dei fatti, non avrebbe mai
vinto. Avrebbe perso il mondiale comunque. Anche se fosse partito in
prima o seconda fila. Da appassionato me ne dispiace. Ma la realtà è
questa”.
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Ci scrivono:
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Ci scrivono:
From: lucapalazzotto@gmail.com
[mailto:lucapalazzotto@gmail.com]
On Behalf Of Luca Palazzotto
Sent: Tuesday, November 10, 2015 1:28 AM
To: oscarb1@rcn.com
Subject: Re: Pollaio spagnolo e Pollaio italiano
Sent: Tuesday, November 10, 2015 1:28 AM
To: oscarb1@rcn.com
Subject: Re: Pollaio spagnolo e Pollaio italiano
Ma va la, cretinetti: Rossi, con 23 sorpassi effettuati, e'
arrivato 19 secondi dietro il primo: quanto pensi tolga ogni sorpasso? Fatti i
conti e vedrai che Rossi avrebbe lottato per il podio, se fosse stato in prima
fila.
Le due frasi seguenti indicano assenza di cervello:
Quanto
all'aiuto reciproco tra gli spagnoli ammesso da Lorenzo che avrebbero fatto gli
italiani se si fossero trovati in una simile situazione?
Quando
si rappresenta una Nazione in giro per i circuiti continentali bisogna
dimenticare la cultura del bar sport del villaggio.
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Oscar risponde:
Perchè offende?
Non riesce ad esprimere un parere contrario senza scendere
nella volgarità?
Che pena
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Caro
Oscar, sono con te. Capisco il tifo, ma non la scurrilità.
Massimo Rosa