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Spotlight ovvero giornalismo investigativo

Spotlight

Societa' di massa, film di massa, Star Wars, eccitazione generale per un prodotto costato oltre 300 milioni di dollari, generazioni ravvicinate dallo stesso evento, fantasie astronautiche per sfuggire alla stringente realta' di tutti i giorni, e via citando.

Ma ieri sera ci siamo concessi un'evasione dagli obblighi di comportamento collettivo e siamo andati a vedere 'Spotlight', film al momento proiettato in poche sale imperneato sulla storia di un dipartimento del Boston Globe dedicato alla attivita' investigativa su tematiche di grande rilievo.

I quattro giornalisti di Spotlight riuscirono in mezzo a mille difficolta' a fare pubblicare sul Boston Globe la storia dei 90 preti pedofili della diocesi di Boston, un caso tenuto coperto dal cardinale Law che venne poi rimosso dall'incarico ed assegnato a Santa Maria Maggiore a Roma.

Fu l'inizio di una valanga di inaudite proporzioni che dilago' in tutto il mondo cattolico portando alla luce migliaia di casi consimili non solo negli stati della Federazione ma anche in altre nazioni con un costo enorme finanziario per l'istituzione cattolica.

Questo film e' stato giudicato come un utile strumento per portare alla luce uno scandalo da troppo tempo coperto dai responsabili delle diocesi e dal Vaticano. "Sinite parvulos venire ad me" aveva detto Gesu'. Ma non certo per abusare dell'innocenza dei bambini.

Luca Pellegrini ha scritto sul sito della Vatican Radio che i giornalisti del Globe "si sono dimostrati il miglior esempio della piu' pura vocazione, che consiste nel trovare i fatti, verificare le fonti, ed essere paladini, nell'interesse della comunita' e della citta', del bisogno di giustizia."

Quando scorrevano i titoli di coda ci sono venute in mente le grida isteriche della maggior parte dei giornali italiani per la presentazione dei peggiori titoli alla Leopolda di Firenze con accuse al premier Renzi di attentato alla liberta' di stampa.

Sempre pronti a stracciarsi le vesti questi 'pseudopaladini' della nobile arte ricattatoria quando si mettono in luce gli errori, le omissioni, la manovalanza nel gettare fango su chicchessia.

Mai disposti a considerare che il prodotto quotidiano dell'informazione italiana e' ridicolo perche' incentrato su pettegolezzi e sesso a go-go. Con la sola eccezione della Gabanelli e pochi altri.

La risposta che ci viene data e' che quel tipo di prodotto e' quello richiesto dal pubblico italiano.
Cioe' da noi ed a questo punto ci cadono le braccia.
Altro che 'Spotlight'.