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Proxima Centauri




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(di Nicola Facciolini)


La straordinaria scoperta epocale degli astronomi europei ESO grazie alla campagna scientifica “Pale Red Dot” (Piccolo Punto Rosso) rivela “Proxima b”, l’esomondo alieno di massa simile a quella della Terra a 4,2 anni luce dal nostro Sole. 

Gli astri di classe M, più freddi e più piccoli del Sole, costituiscono in verità i tre quarti delle stelle della nostra Galassia e rappresentano un target interessante per i programmi di ricerca dei pianeti extrasolari.  

Il capitano James Tiberius Kirk a bordo della sua astronave “Enterprise” sarebbe ben lieto di condurvi in un veloce giro nel “vicinato” interstellare, per la gioia di tutti i cultori dell’originale serie di Star Trek giunta al suo cinquantesimo genetliaco (1966-2016) grazie al genio del creatore Gene Roddenberry. 

Poichè Proxima Centauri è una stella nana rossa, inonderà i suoi pianeti alieni di un riverbero rossastro! Notizia embargata più o meno seriamente e “incredibilmente” filtrata dagli ambienti scientifici dell’ESO in Germania per un evidente, chiaro e distinto “giuoco” delle parti tra il mondo della Scienza che non ha più segreti da nascondere e la popolazione della Terra. 

Il numero gigantesco di pianeti che fluttuano liberamente nello Spazio scoperti con i nostri attuali limiti osservativi, ci offre la speranza di osservare direttamente una gran quantità di esomondi alieni confrontabili alla Terra con E-ELT. 

L’ESO scopre anche un esopianeta sorprendente con tre stelle e un eccesso inatteso di esomondi giganti in un ammasso stellare, degni delle Cronache di Riddick.  

Il super radiotelescopio Alma scopre il più distante Ossigeno finora osservato. Il sensore Gravity osserva con successo, per la prima volta, il centro galattico: la sonda delle Stelle Nere funziona con tutti e quattro i telescopi del Very Large Telescope. Lo sguardo più profondo in Orione. Un laboratorio stellare nel Sagittario. Raggi misteriosi di una massiccia stella Nana Bianca sferzano una Nana Rossa. 

Un’esplosione stellare rivela la Linea di Neve dell’Acqua sugli altri Mondi. Il viaggio della prima astronave interstellare umana prima o poi si farà certamente su Proxima Centauri, sempre che la razza terrestre sopravviva alla propria apparente volontà autodistruttiva in inutili guerre e conflitti.