News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
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I sondaggi sul referendum sono sbagliati ???
Guido Colomba
Molti si aspettano che i sondaggi sul referendum siano sbagliati come per Brexit e Trump. Le ultime notizie sembrano favorire questa ipotesi: (1) L'endorsement di Romano Prodi a favore del "si", (2) Il contratto-pilota dei metalmeccanici; c) l'aumento di 85 euro al mese a favore dei dipendenti statali dopo otto anni di attesa. Dunque, anche sotto il profilo politico e sindacale vi sono elementi di "pace sociale" che potrebbero influire sulla vasta area moderata della middle class. Senza sottacere che gli ultimi dati Istat indicano un miglioramento delle aspettative che trovano riscontro in un costante aumento dei risparmi delle famiglie nei depositi bancari e negli investimenti verso le reti di gestione. Ed anche il forte incremento dei rogiti (e relativi mutui) per l'acquisto di abitazioni va in questa stessa direzione. Al contrario, cosa accadrebbe se dovesse vincere il "no"? Anche in questo caso le ipotesi catastrofiste sembrano destinate ad essere smentite. L'accordo dell'Opec ha ridato fiato in borsa alla filiera petrolifera (prezzo Wti già sopra i 50 dollari al barile). Inoltre, dopo le elezioni di Trump, i mercati hanno ripreso a correre con i tassi a lungo termine in rialzo come non succedeva da tempo. Qui occorre fare il punto della situazione. Improvvisamente, le aspettative di deflazione (o inflazione troppo bassa) sono sparite come per incanto. Risparmiatori e banche possono cominciare a festeggiare poichè sembra giunto al capolinea l'incubo dei tassi a zero o sotto zero e si riapre il ciclo del risparmio-investimento con utili appropriati. Ed è la sconfitta più clamorosa dell'austerity imposta per otto anni dalla cancelliera tedesca e del "QE" praticato invano dalle banche centrali, innanzitutto la Fed e la Bce. A questa ultima va il merito di aver salvato l'euro nel 2012 (con il famoso "Whatever it takes" di Draghi) senza però essere riuscita a trasferire la liquidità (80 miliardi di euro al mese fino al marzo prossimo) nell'economia reale. Dunque, il malumore della middle class, ignorato dalla classe politica e dalle banche centrali (con il corollario dell'ironia vessatoria sul tema delle diseguaglianze) è riuscito a sfondare il muro della indifferenza "globale". Questo spiega ampiamente sia Brexit che la vittoria di Trump ed è molto utile per una prima analisi socio-politica sugli effetti perversi di una globalizzazione senza regole e senza principi etici. Persino i grandi miliardari Usa, a cominciare da Buffett, hanno più volte manifestato il loro imbarazzo perchè pagano in proporzione meno tasse della loro segretaria. Si torna alla supply-side economy, riveduta e corretta (forte ribasso fiscale a partire dalla corporate tax), alla luce delle follie di questi ultimi venti anni. Matteo Renzi, sul fronte europeo, è l'unico leader che interpreta queste esigenze di cambiamento. Chi lo critica forse non si rende conto che persistere nelle vecchie politiche (austerità e liberalismo senza regole e senza tasse per le grandi società di internet come Apple, Google ecc.) non solo non funziona ma incontra la netta ostilità dei ceti medi da sempre il cuore delle società moderne. Ovviamente, è possibile che nei prossimi giorni si registri una forte volatilità in Borsa. La Bce con le principali banche centrali ha predisposto un cordone di sicurezza per mantenere eventuali scosse di volatilità entro il range del 5%-8%. I fondi hedge continueranno a fare il loro mestiere ma sono avvertite: non sarà loro concesso di esagerare.