La lista delle persone centrate dai Twitter di Donald Trump si è allungata con l'inclusione del sindaco di Washington DC, Muriel E. Bowser.
La signora in questione ha avuto l'ardire di presentare al bizzarro presidente degli Stati Uniti una previsione di spesa di 21 milioni di dollari per la realizzazione della parata militare, idea questa che frulla nella mente di Donald Trump da quando a Parigi ha assistito a quella francese organizzata da Macron.
Alla previsone fatta dalla prima cittadina della capitale federale devono essere aggiunte le spese vive per la parata militare stessa che, secondo fonti anonime del ministero della difesa, ammonterebbero a oltre 90 milioni di dollari.
I generali presenti nel gabinetto di Donald Trump hanno remato contro questa strana idea del primo cittadino della Casa Bianca che, comunque, non si è dato per vinto stabilendo che la parata, se non si tiene nel prossimo novembre a Washington, si farà sicuramente nel 2019.
A giustificare lo scarso entusiasmo dimostrato dalla sindaca di Washington vi è la considerazione che l'amministrazione comunale di questa città ha ricevuto solo l'8 agosto la richiesta di preventivare le spese relative alla manifestazione da parte della Casa Bianca.
Suggestionato dai bagni di folla dei suoi fanatici sostenitori in occasione dei comizi che va tenendo negli Stati a lui favorevoli, Donald Trump era ed è un convinto che le elezioni di mezzo termine che si terranno negli Stati Uniti il 6 novembre vedranno un successo dei candidati repubblicani sostenuti da questo presidente, spesso in antagonismo con la struttura del partito.
Lo scontro tra l'inquilino della Casa Bianca e la sindaca di Washington la cui amministrazione della capitale federale è definita in un ennesimo Twitter "povera", è comunque la conferma di una strategia precisa da parte di Donald Trump.
Il quale deve creare quotidianamente un avversario sul quale riversare i propri Twitter offensivi allo scopo di garantirsi ogni giorno una larga porzione di quelle prime pagine sui media accusati peraltro di essere un nemico pubblico.
Oscar
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Caro Oscar,
come sai anche tu, Albert Einstein nel suo libro del 1930 "The World as I See It" dichiarò che le parate militari o il suono di una fanfara di reggimento lo infastidivano e le deprecava per quello che rappresentano, l'istinto bellicoso e i prodromi di guerra.
Non c'è dubbio che i leader di oggi, come quelli di ieri, amino far mostra della loro potenza, della forza dei loro armamenti e del perfetto addestramento dei soldati. Lo fanno tutti i maggiori capi, Putin sulla Piazza Rossa di Mosca, i cinesi in Piazza Tienanmen a Pechino, il giovane capo nord-coreano Kim Jong-un a Pyongyang, etc. etc.
Quindi non fa eccezione anche lo statunitense Donald Trump. In Europa lo fanno Macron a Parigi e Mattarella a Roma.
Lo sfoggio delle "Frecce Tricolori" che sorvolano il Campidoglio costano care, ma la regola è far guardare la folla verso il cielo, a bocca aperta.
Poi i ponti stradali crollano, ma questa è un'altra storia ... anzi no, è la stessa musica, con i medesimi direttori d'orchestra !
Dario Seglie, Italy