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La Silicon Valley parla italiano


Italiano l'inventore del primo processore, Federico Faggin, italiani i co-fondatori della Logitech, Giacomo Marini e Pierluigi Zappacosta, così come Fabio Righi, CEO di DigitalPersona (leader nei sistemi biometrici basati su impronte digitali) e Roberto Crea, tra i primi direttori del colosso mondiale delle biotecnologie Genentech. Italiani Luigi Cavalli Sforza, genetista di fama mondiale alla Stanford University e Alberto Sangiovanni-Vincentelli, professore di ingegneria elettronica alla University of California di Berkeley.
Con un numero di imprenditori, docenti, scienziati e ricercatori stimato intorno alle mille unità, l'Italia è protagonista del felice connubio tra impresa, università e venture capital che costituisce il successo dell'area tecnologica più innovativa del mondo.
Non solo celebrazione di un motivo di orgoglio poco conosciuto, ma potenzialità di scambi a due vie è quanto emerso da un incontro dei migliori cervelli italiani della Silicon Valley e l'Ambasciatore negli USA, Gianni Castellaneta, in visita a San Francisco accompagnato dal nuovo Console Generale Fabrizio Marcelli.
Dal confronto tra le esperienze dei primi "pionieri" tecnologici italiani dell'Alta California e gli stimoli delle più nuove generazioni, rappresentate ad esempio da Fabrizio Capobianco, CEO di Funambol (soluzioni open source per la messaggistica tramite cellulare), sono inoltre scaturite interessanti prospettive di nuovi modelli d'impresa in grado di contribuire a migliorare le dinamiche del settore tecnologico italiano. Ad esempio, con società che abbiano sede strategica a Silicon Valley, dove è più facile attrarre capitali, e unità di sviluppo in Italia, dove sono presenti risorse umane di altissima qualificazione.
Flessibilità, apertura al mercato globale e investimento in ricerca e sviluppo i fattori alla base del modello di cultura italiana di impresa high-tech.
Di questo modello l'Ambasciatore Castellaneta ha riconosciuto, a nome delle istituzioni italiane, l'apporto fondamentale per il raggiungimento degli attuali livelli di eccellenza dei rapporti bilaterali, testimoniati peraltro proprio nel settore delle alte tecnologie dai più recenti successi negli Stati Uniti costituiti dalle acquisizioni di Finmeccanica (DRS, per un valore di 5,2 miliardi di dollari) e di STM Microelectronics (Genesis Microchip, 336 milioni di dollari).
Rispondendo infine ad alcune domande dei presenti circa le aspettative sul nuovo Governo italiano presieduto da Silvio Berlusconi, Castellaneta ha sottolineato le linee-guida già tracciate dalla Presidenza del Consiglio e dai dicasteri competenti per i prossimi cinque anni in materia di sviluppo e finanziamento della ricerca, di razionalizzazione e miglioramento del sistema universitario italiano, di facilitazione degli investimenti stranieri in Italia e di scambi nel settore delle alte tecnologie.

Il Portavoce
Ministro Luca Ferrari

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