Il Messico e' il maggiore esportatore di droghe negli Stati Uniti.
Ogni mese muoiono 300 messicani in combattimenti tra bande rivali per il controllo delo spaccio di droga e la sua importazione negli Stati Uniti.
Il presidente Bush ha approvato tempo fa la vendita di armi al presidente messicano Felipe Calderon per 1.9 miliardi di dollari per combattere la droga.
Le cronache locali registrano l'invio di migliaia di militari nelle regioni controllate dai padroni della droga. Ma si tratta di operazioni di pubbliche relazioni per i media.
Quando i militari si ritirano la situazione continua a deteriorarsi.
Acapulco, famosa localita' turistica degli anni '60 e '70, oggi tagliata fuori persino dai voli diretti con le principali capitali mondiali, e' assurta al ruolo di capitale della droga in concorrenza con altre citta'.
Un tassista di Acapulco al quale abbiamo mostrato un quotidiano che riferiva ampiamente del ritrovamento di individui morti ammazzati, ci ha detto scrollando le spalle: "Ma e' sempre successo. Riguarda solo loro, i narcotrafficanti. Noi viviamo tranquilli." Timida bugia per salvare il turismo. Anche perche' il narcotraffico vive e prospera solo grazie a infinite connivenze tra la popolazione.
No comments:
Post a Comment