Gli alberi di Washington hanno radici orizzontali perche la falda acquifera e' poco profonda. Cosi' quando soffia un vento un po' piu' forte del normale o in presenza di temporali gli alberi di Washington cadono a decine. E nella loro caduta trascinano i pali ai quali sono ancorati i cavi della luce elettrica, quelli della televisione via cavo, del telefono, oltre ai trasformatori ad olio appesi in alto.
La conseguenza sono i classici 'outage' ovvero interruzioni nell'erogazione della corrente elettrica che durano per ore mettendo al buio decine di migliaia di cittadini la maggior parte dei quali non ha i soldi ne' la voglia di acquistare un generatore per sopperire alla mancanza di energia elettrica. Nelle strade del centro da qualche anno le industrie erogatrici sono state costrette dal governo del Distretto di Columbia a interrare in trincea i cavi.
Ma immediatamente fuori dal centro, anche in zone di alta selezione urbanistica, e ' tutto un intreccio di fili e cavi che passano da una casa all'altra. I sostenitori degli interessi delle imprese che distribuiscono la corrente (e tra questi purtroppo anche giornali come il Washington Post) dicono che questo e' il sistema piu conveniente e veloce di riparazione dei guasti che possono determinarsi. Ma si tratta di una balla messa in giro solo per salvare gli interessi delle aziende, alla faccia del disagio dei cittadini che comunque pagano le salate bollette. Quando causa gelo, i cavi, gli alberi e i pali cadono i giornali riportano di centinaia di migliaia di persone che sono costrette a vivere in casa al freddo, salvo andare in qualche albergo che ancora funziona.
Ed anche questa e' America.
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