Translate

La suburra al potere

Assistiamo attoniti a quanto succede in Italia.
L'assimilazione razzista fatta dal vicepresidente del Senato Calderoli secondo cui il ministro Kyenge gli ricorda un orango (condivisa e ripresa da altri esponenti della Lega e numerosi sostenitori sui social sites) e' la dolorosa conferma che la suburra al potere si crogiola in una politica escrementizia fatta di volgarita', triti luoghi comuni da osteria, mancanza di visione.
Questo e' il risultato di venti anni di imbarbarimento televisivo. In Italia non si parla piu' in maniera discreta come succede nei paesi di avanzata civilta'. Ammaestrati , si fa per dire, da tutti i talk show nei quali i partecipanti urlano e si offendono reciprocamente, la gente crede ormai che il dialogo sia stato sostituito dall'ingiuria urlata.
Di fronte alla crisi che sta precipitando l'Italia non sappiamo immaginare dove, si protra' dire che questi sono problemini di scarso contenuto se paragonati al dramma di tante famiglie.
Ma la convivenza sociale e' come quella dei nuclei familiari: quando manca o cala il rispetto reciproco, e' facile passare dalla scorreggia e dal rutto ostentato alle percosse (ed a farne le spese sono sempre le donne).
Papa Francesco sta spazzando il trash infetto della Curia romana. Era l'ora.
Chi ci liberera' dalla presenza di questa genia di nani e ballerine, di laidi sessuomani, di urbiaconi e drogati, di rozzi e beceri cosiddetti rappresentanti di un popolo che osserva con la testa e lo sguardo opacizzati? Li abbiamo scelti noi ed adesso ce li dobbiamo tenere. Ancora per quanto?

Riteniamo di fare cosa utile al lettore riportando la dichiarazione del professor Romano Prodi fatta al Mattino sul caso Calderoli.



Romano Prodi su Calderoli: "Sfiducia bipartisan". "Una democrazia intesa come spazio neutrale dove ognuno dice ciò che gli pare sarebbe un non luogo. La democrazia valuta, seleziona, regola e interviene a ripristinare l'equilibrio quando qualcosa o qualcuno lo rompe: devono, dovrebbero essere i colleghi parlamentari tutti, di sinistra di centro e di destra, a sfiduciare uno che dice le cose che ha detto Calderoli". Lo afferma in un'intervista al Mattino l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi. "Queste espressioni sono intollerabili in una persona comune - spiega - La carica è solo un aggravante. Certo, il primo passo sono le dimissioni. Ma per sanare la ferita ci vorrebbe un coro di voci che le chiedesse all'unisono".
"Di fronte a tanta gravità - aggiunge Prodi - provo sincero stupore. Una tale aggressività è umanamente incomprensibile, prima ancora di essere sottoposta a un giudizio di valore". Le scuse postume sono "deprimenti", dice l'ex presidente del Consiglio, "anche perché replicano uno schema abusato, che aggiunge al pregiudizio un'immaturità politica e personale. Quasi ci fosse un divertimento goliardico a tirare un sasso e poi far finta di niente".
Per Prodi l'integrazione deve vincere sulla xenofobia: "Siamo una società in cui il numero delle nascite è al minimo mondiale", "se non ci fosse quel 15% di figli di stranieri, nel nostro Paese il crollo demografico sarebbe ancora più grave. Di fronte a questo dato, qualunque persona saggia dovrebbe porsi non solo il problema di riconoscere agli immigrati i diritti elementari ma anche la convenienza che essi diventino una parte produttiva della società". Oggi la garanzia della cittadinanza a chi nasce qui è in Italia un obiettivo "quasi impossibile" per un immigrato, rileva: " la prima contraddizione da superare".
_____________________________________________

Bravo!
Anthony J. Tamburri
______________________________________________


Caro Oscar (Washington DC, USA),
Il fatto che un simile individuo sia vice-presidente del Senato in Italia fa capire immediatamente in quale abisso il Bel Paese sia caduto (o ricaduto, se pensiamo alle "leggi razziali" del deprecato ventennio mussoliniano).
Best wishes,
Dario (Torino, Italy)

__________________________________________


Calderoli si dimetta!

Certo, Calderoli dovrebbe dimettersi da vice presidente del Senato, o essere cacciato. Ma in un Paese civile con una classe politica seria, Calderoli già da un pezzo sarebbe fuori da qualsiasi gioco politico. Tanti hanno ricordato che non è la prima volta che lo “sbadato” leghista, che prima parla e poi pensa… chiedendo anche scusa, fa dichiarazioni offensive: antiraziali, antireligiose e contro tutti coloro che non la pensano come lui. In pochi, però, hanno ricordato che Calderoli è l’autore della “democratica” legge elettorale in essere, il “porcellum”, da lui stesso definita (pentimento?) “una porcata”, che, soprattutto, ha riscosso un grandissimo successo, tanto che ancora oggi sono in pochi a volerla veramente abrogare! Vanno aggiunti due particolari non banali: l’allora Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi non la rimandò alle Camere per una corretta revisione, com’era suo dovere/diritto, vista la sua evidente incostituzionalità, poi di recente rilevata dalla Corte costituzionale, la quale, comunque, nell’occasione non ebbe nulla da obiettare.

A proposito, comunque, dell’ultimo caso Calderoli, pesante offesa alla Kyenge, mi sembra che la reazione della ministra denoti molta intelligenza: non c’entra il razzismo, c’entra piuttosto il ruolo inventato ad hoc dal premier Letta per l’improvvisata “esperta” del diritto a ottenere la nazionalità italiana. Si sono, dunque, offesi tutti (o hanno fatto finta di offendersi) tranne lei!   
Gianni Celletti
__________________________________________




Caro Oscar, hai perfettamente ragione. Altro che suburra. Roba da deficienti e pure pazzi. No alle dimissioni. Bisogna buttarlo fuori dal Senato a calcioni nel sedere. Non sarà democratico e poco tollerante, ma certo efficace. Ti abbraccio. Maurizio (Torino).