Guido Colomba
La clientela "private" è stimata in 980 miliardi mentre i patrimoni gestiti sono pari a 490 miliardi di euro. Inoltre, secondo un rapporto di JP Morgan le imprese italiane hanno debiti (banche e bonds) per circa 100 miliardi di euro. Dunque, vi è spazio per investimenti privati. L'Italia con l'1% della popolazione mondiale, detiene il 6,3% (8500 miliardi) della ricchezza privata complessiva tanto da superare il PIL nazionale di 5,6 volte. Le banche sono inondate di liquidità e danno zero interessi ai depositi. Sarà bene che la Commissione europea si adegui rapidamente a queste cifre. La manovra del governo Renzi, stimata in 30 miliardi, è assolutamente compatibile con la ricchezza del Paese. Renzi ha capito che non può perdere l'autobus della ripresa anche perchè questa crisi, oltre alle ben note ragioni interne incentrate su corruzione e burocrazia (il caso dei miliardi non spesi a Genova lo conferma) ha suscitato forti appetiti all'estero. E' già accaduto nel 1996-98. L'obiettivo dei poteri forti internazionali è acquistare le "perle" (Eni, Enel, Finmeccanica, ecc.) dell'economia italiana a basso prezzo. C'è da domandarsi se lo scontro tra Renzi e Cottarelli - l'uomo della spending review tornato al Fmi- non trovi origine proprio da questa divergenza di vedute. Non è questione di publico o privato come sostengono alcuni interpreti di un liberalismo di comodo. Il caso Parmalat insegna: fu acquistata dai francesi di Lactalis acquisendo oltre al gruppo industriale anche una "cassa" superiore al miliardo di euro tra l'indifferenza della classe politica e degli alti burocrati di via Nazionale (altro che predicare sul ruolo dei fondi pensione...). Questi fatti dimostrano che l'Italia è si in grave crisi ma solo perchè c'è una classe politica dove prevale da anni un clima di corruzione e di ignavia e un gruppo di alti burocrati che, con chiaro stile gattopardesco, controllano tutto e godono di privilegi (stipendi e incarichi) inimmaginabili nei paesi avanzati dell'Occidente. Non a caso siamo ancora in attesa di decreti attuativi relativi a molti provvedimenti del governo Monti e del govenro Letta. Renzi , giovandosi della esperienza di sindaco di Firenze, sta sparigliando le carte seminando il panico tra i lobbisti di professione. Non si può non essere d'accordo con Renzi quando egli afferma che il ventaglio di riforme (compresa la giustizia civile e amministrativa) è essenziale per far funzionare il Paese ed ha citato l'esempio di Genova dove il Tar ha di fatto bloccato, accogliendo i ricorsi di chi perdeva le gare di appalto, quasi tutti i cantieri. Vi sono al tempo stesso fenomeni allarmanti che hanno nel Corriere della Sera la punta di diamante. Gli attacchi, avviati dallo stesso De Bortoli (in uscita tra pochi mesi) contro Matteo Renzi si sono intensificati e guarda caso, coincidono con i "rumors" che parlano di una possibile e imminente caduta del governo. La storia si ripete. Vi sono gruppi in Italia ben legati agli interessi esteri che non vogliono la ripresa del Paese nè auspicano cambiamenti nella capacità decisionale della politica e della burocrazia. Si può certamente obiettare, come ha fatto Barroso ieri, che il debito pubblico italiano non è certo imputabile alla Merkel nè agli appetiti esteri. Ma è sotto gli occhi di tutti come la Francia goda di ben altro trattamento pur avendo un deficit del 4,4% e un debito pubblico che oramai si approssima al 100% del Pil. Certo, è evidente che per la Banca d'Italia non è facile sganciarsi dalla pluriennale ottica filotedesca e filoBruxelles. Ma siamo arrivati alla fase della verità. Sono anni che la Fed invoca un cambiamento europeo (criticando pesantemente Berlino) a favore di una politica industriale basata su investimenti e incentivi pubblici. Anche Londra ha seguito la stessa strada americana e, ad agosto, la disoccupazione è scesa al 6%,il livello più basso dal 2008. In effetti, sembra di essere tornati ai tempi di Blair, cui non a caso si ispira Renzi (detassazione sul lavoro e semplificazione del Paese in tutti i settori). La ruota sta già girando: ieri il Sole-24Ore ha indicato nei primi nove mesi 2014 una ripresa del 68% (22,4 miliardi) per i bandi di lavori pubblici. Con la legge di stabilità si tagliano tasse per 18 miliardi. Sono solo annunci? Eppure L'economista Giavazzi da due anni predica queste misure con cifre ancora più consistenti dando per scontata l'approvazione europea. Solo wishful thinking?
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Sign. Colomba,
parla di Renzi come se appartenesse ad un altro partito
completamente fuori dal PD che con il PDL hanno bloccato l'italia per 30
anni.
Io vorrei sperare nelle sue dichiarazioni di vanto dei 30MLD, ma
sono sempre sulla carta, a parte piccole azioni insignificanti e depistanti.
Lei conosce benissimo la bravura degli italiani nel gridare le
possibilitá, ma con i fatti che non seguono mai.
Indubbiamente cappello alla intelligenza di Renzi, con cui le
porge su di un vassoio il rischio.
L'incesto del voto, a scambio sui vantaggi acquisiti, non porterá
mai a cambiamenti (come DA FATTI e non PAROLE):
VOTI di INCIUCIO (cioe' di guadagno per la posizione politica
assunta dal voto e conseguente blocco ai cambiamenti importanti):
.10ML di pensionati - si bevono di tutto basta che abbiano
l'assegno a fine mese (anche giustamente! ..ma per le loro tasche)
. 6ML di affini amministrazione pubblica che sono una delle cause
(dirette e indirette) dell'estrema tassazione italiana
. 4ML di imprenditori C-Level etc etc benestanti della 7a economia
mondiale
Questi 20ML che votano PD e PD-L (naturale che le cifre
comprendano le influenze familiari) sono la causa del blocco di tutte le
trasformazioni necessarie a riclassificare l'economia italiana, prima causa
della degenerazione attuale, per l'attuazione del nuovo rinascimento fondato
sulle grandezze degli italiani e non sulle loro bassezze.
E' logico che la struttura CASTISTA ha trovato il metodo
per bloccare le riforme necessarie, e anche se lei ne tocca il tema con
mano (e complimenti per quello!) non lo indirizza secondo me nel cuore
del problema.
Lei crede che Renzi sia il cambiamento e io invece dico che e' un
puro politico come quelli di prima.
Si e' reso conto che ogni volta che vanno al governo (PD o
PDL) non riescono mai a toccare un problema centrale ma solo uno
secondario, scaricante di un putiferio che dura sei mesi e poi se uno e'
intelligente ne scopre che il valore della discussione e' sempre di 5 miliardi
piu' oppure 5 miliardi meno?? UNA INEZIA.
Vorrei rammentarle da ex Finance che il Budget Statale italiano e'
di 520ML di EURO cifra che lo immola alle vette della piu' "succosa"
"INDUSTRIA" ITALIANA, ahime' basata sull'elemosina a ricatto e non su
una produzione indipendente.
IL CUORE E' LA RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA CULTURALE DELL'ITALIA,
che altri paesi hanno intrapreso centralmente mentre l'italia sempre solo sulle
spalle dell'iniziativa privata.
So' che e' un soggetto infinito, ma per fare quello non si puo'
AVERE UN PARLAMENTO FATTO DA CHI NON VUOLE CAMBIARE PERCHE' HA DEI VANTAGGI.
La base e' quella e chi non la capisce e' uno dei 20ML.
Anche se sono di destra Montanelliana per il
MERITO, CAPISCE ORA PERCHE' VOTO M5S (con il rischio di trovarmi
rifondazione comunista a rompere il paniere con le loro vanescenze non
imprenditoriali) per un tentativo provvisorio di ribilanciamento. Unico
obbiettivo effettivo, prima che i politici onesti possano lavorare liberamente.
marino maronati
los angeles