4 ottobre 1964, otto anni di lavoro, 15 milioni di giornate lavorative, 74 operai morti, 750 chilometri da Milano a Napoli. Quel giorno il presidente del consiglio Aldo Moro inauguro' l'Autostrada del Sole che , insieme alla RAI ed alla 500 e 600 e' riuscita ad unificare una nazione nella quale per raggiungere Napoli dal capoluogo lombardo ci impiegavi un paio di giorni.
Nemmeno venti anni, chitarra e amplificatore caricati su una pulmanina insieme a un contrabbasso, batteria, fisarmonica e sax andavamo a suonare a Barberino di Mugello che era diventato il farwest dell'Italia.
Li si ammassavano le migliaia di lavoratori e tecnici che costruivano i viadotti sulla Bologna Firenze. In ogni retro bottega di un bar scalcinato allestivano una sala da ballo con le professioniste del sesso richiamate dalla possibilita' di ottimi affari visto che la zona era in mano solo agli uomini.
Spesso nelle toilettes (si fa per dire) delle donne scoppiavano risse clamorose con ragazze scarmigliate piene di sangue per i graffi subiti che uscivano invocando il giovane chitarrista, seduto su un palchetto al lato dell'entrata del cesso, di intervenire a sedare la rissa. Ci pensavano i magnaccia energumeni che tiravano fuori per i capelli le donne, allentavano un paio di ceffoni ed imponevano che ricominciassero a fare il proprio lavoro che era soprattutto quello di far bere il cliente. Al poi si sarebbe pensato dopo.
Si racconta che i dirigenti dell'Autosole chiamarono ed ospitarono una folta delegazione di americani tra i quali i massimi esperti nella costruzione autostradale.
Con orgoglio mostrarono i viadotti sulla Firenze Bologna che superavano valli con campate a centinaia di metri di altezza. Opere ammirate dagli yankees che sembra abbiano detto: "Bellissimi e un esempio di architettura ardimentosa. Ma noi, (avrebbero aggiunto con malignita'), avremmo preferito costruire a fondo valle anche se dovevamo fare delle curve."
Che e' poi quello che i tecnici Autosole hanno dovuto fare costruendo la Variante di Valico non ancora realizzata nonostante i molti anni di lavori, di ostruzionismo locale, di interventi degli ecologisti. Dicono che il prossimo anno dovrebbe essere inaugurata.
La societa' Autostrade era una azienda appartenente al gruppo IRI. Dopo alcuni anni di esercizio i tecnici scoprirono che il cemento armato dei viadotti non era piu' armato; il tondino di ferro infatti era stato corroso dalle tonnellate di sale versato per combattere il gelo con l'aiuto dei camion che passavano quasi sempre caricati ben oltre il limite perche' i controlli erano pochi e sporadici.
Per questa ragione, (gli automobilisti in la' con gli anni se lo ricorderanno), il traffico venne incanalato su una sola mezzeria per consentire la ricostruzione delle intere opere in cemento armato...Lavori che sono durati anni. Ed anche questa e' Italia.
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Caro Oscar,
ti rispondo di corsa, perché il Convegno Italo-Greco a Palazzo Ferrajoli a Roma sta per iniziare Mercoledì 8 Ottobre pv, ed io ne sono il Moderatore; organizzato da Giacomo Manzo, Princeps dell'Accademia degli Oziosi (fondata nel 1611), si occuperà del problema della restituzione alla Grecia dei Marmi di Fidia, portati a Londra da Lord Elgin e venduti al British Museum duecento anni fa. L'italia ha già dato il buon esempio a livello internazionale restituendo all'Etiopia la colossale stele litica di Axum che era stata portata da Mussolini a Roma nel 1935 e piazzata di fronte al palazzo oggi sede della FAO.
Ma veniamo all'Autosole che compie 50 anni e li dimostra tutti. L'italia ha avuto una casa regnante fino a poco tempo fa: la Famiglia Agnelli che -disgraziatamente- si è sempre dedicata a costruire camion, bus ed auto, ed ovviamente facendo far fare strade ed autostrade per ingolfarle di veicoli. Ovviamente, se il vecchio Senatore Agnelli (il nonno dell'Avvocato) avesse avuto lo spleen per i trenini a vapore ed elettrici, poi diesel, oggi l'Italia avrebbe una magnifica rete di trasporto pubblico collettivo, con Frecce Rosse che "sfreccerebbero" in tutte le direzioni. Invece nelle autostrade si è sovente imbottigliati, e nelle città italiane si è obbligati a girare in auto e, per garantire alle case automobilistiche di fare affari, con motori sempre à la page: Euro 5 - 6 - 7, zone ZTL sorvegliate da videocamere per le multe, insomma, mobilità pubblica scarsa, mobilità privata (hanno proposto il car sharing ... dopo un secolo di imbonimento alle masse che l'auto è solo mia, è sacra, accoltello chi me la tocca !) difficile, costosissima, inquinante, stressante, senza elefanti e vacche sulle strade altrimenti saremmo come a New Delhi.
Povero Matteo, dovrà anche dirigere il traffico e fare il vigile urbano, ma lui è giovane ed è bravo, e di auto se ne intende, l'ha detto anche Marchionne.
Buon viaggio, possibilmente a piedi sul "camino" di Santiago de Compostela.
Un cordiale saluto,
Dario Seglie
Torino, Italy
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Caro Bartoli,
Rif. A:
L’autosole compie cinquant’anni e li dimostra tutti
qui in Versilia,
c‘era una reggia – secondaria – della famiglia regnante ricordata da Dario
Seglie, e di cui esistono ancora vestigia. Ebbi pure l’occasione di conoscerne
alcuni componenti, dei quali mi rimane un buon ricordo.
Io e altri, da giovani come in seguito, ci demmo da fare per salvare alcune cose dal cemento che tutto invadeva. Così rimase la Versiliana, come parco, e rimase abbastanza sabbia sulla spiaggia, a testimoniare delle bellezze primitive della zona. Naturalmente, nell’interno del territorio, permangono molte altre bellezze.
Io e altri, da giovani come in seguito, ci demmo da fare per salvare alcune cose dal cemento che tutto invadeva. Così rimase la Versiliana, come parco, e rimase abbastanza sabbia sulla spiaggia, a testimoniare delle bellezze primitive della zona. Naturalmente, nell’interno del territorio, permangono molte altre bellezze.
Se capiterai da
queste parti, dai una voce, che ci conosceremo volentieri e faremo pure un giro
nei dintorni.
Un augurio a
Seglie, che riesca nel suo intento.
Un cordiale
saluto a te-
Giorgio Salvatori- Pietrasanta