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Sutop (Thriller) Capitolo 4
Leo Rasco

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental 

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Aula Magna della Luiss a Roma. Di fronte ad una platea di 400 persone tra studenti e professori il noto politologo Geremia Maldonado e' chiamato a fare il punto sugli Stati Uniti d'America.

"Cominciamo dal presidente Albert Smith, ormai alla fine del suo secondo mandato. Albert Smith è stato un colpo di genio della vecchia guardia del partito repubblicano, il GOP, che è riuscito ad imporlo come candidato dopo la tragica esperienza fatta con Donald Trump.

Donald Trump, lo ricordate, è passato alla storia per aver mostrato il lato oscuro di un certo tipo di imprenditoria specializzata nel frodare l'erario, non pagare i collaboratori, passare da una bancarotta all'altra.

Il presidente è o dovrebbe essere un modello di riferimento per i cittadini. Donald Trump lo è stato nel peggiore dei modi, man mano che venivano a galla le sue miserande avventure con professioniste del sesso che ha cercato di tacitare a suon di centinaia di migliaia di dollari.

Donald Trump era riuscito a mettersi contro anche le forze armate di cui istituzionalmente era il capo addirittura prendendo in giro l'ammiraglio che comandava gli specialisti che riuscirono sotto la presidenza Obama a uccidere Osama Bin Laden.

La Casa Bianca di Donald Trump diventata una specie di ingresso con porte girevoli di uno dei suoi alberghi, con decine e decine di alti collaboratori estromessi o addirittura incriminati dal consigliere speciale Mueller per aver tenuto bordone a questo presidente eccentrico.

Donald Trump eletto nel 2016 grazie all'aiuto cibernetico dei russi che ha stravolto i meccanismi di selezione democratica degli Stati Uniti, ma non solo degli Stati Uniti.

Donald Trump divenuto una imbarazzante macchietta comica nei suoi rapporti internazionali con grave danno per l'immagine degli Stati Uniti.

Tutto questo e molto altro.

Albert Smith è l'esatto contrario di Donald Trump. Professore universitario esperto di diritto costituzionale insegna a Princeton.

Fedelmente monogamo, una figlia che gli ha dato due nipoti.

La moglie, Mary, sposata quando ancora erano studenti al college è mancata alla fine del primo mandato per un cancro diffuso in metastasi.

È stata una pagina molto dolorosa per Albert Smith, ma da un punto di vista mediatico estremamente positiva per l'immagine dell'attuale presidente degli Stati Uniti divenuto modello di comportamento anche in una così drammatica situazione familiare.

Eletto da una vasta platea di bianchi nella quale erano presenti milioni di sovranisti, è riuscito addirittura nel miracolo di avere il voto dei Latinos che avevano voltato le spalle a Donald Trump a causa della costruzione del muro con il Messico e per le leggi anti immigrazione emanate durante il suo mandato.

Il motto di Albert Smith è "vivi e lascia vivere", il che ha favorito soprattutto le corporation i cui bilanci sono spesso superiori a quelli di una nazione di medie dimensioni ed hanno larga influenza internazionale.

Incredibile ma vero: Albert Smith non usa Twitter e tanto meno Facebook, in questo differenziandosi completamente dal suo predecessore.

Preferisce parlare con il popolo americano dedicando un incontro al caminetto di qualche minuto ogni settimana e avvalendosi della sua bella presenza e di una indiscussa capacità di eloquio, caratteristica questa assolutamente diversa da quella di Donald Trump il cui vocabolario era composto da non più di 200 parole in gran parte superlativi assoluti.

Dopo questa definizione un po' caramellosa dell'attuale presidente degli Stati Uniti forse vi starete domandando come sia possibile che un sostanziale democratico come chi vi sta parlando possa avere un'opinione positiva su questo presidente repubblicano.

Ed allora riaffiora la domanda che certamente volevate pormi: si è sanata, grazie a questo presidente, la frattura verticale nella popolazione americana?

La mia risposta è… No.

Nonostante l'approccio delicato e gentile dell'attuale presidente, l'odio che da sempre ormai divide il popolo americano in due schieramenti radicalizzati non solo non si e' attenuato ma addirittura dopo i recenti gravissimi massacri sta raggiungendo un livello di parossismo incredibile.

Aggiungete anche che l'America della quale vi parlo per quasi la metà e' composta da una popolazione obesa, quindi largamente diabetica, situazione questa nella quale le industrie farmaceutiche sguazzano a furor di miliardi.

Aggiungete anche per completare il quadro la estrema diffusione delle droghe, tra le quali vanno prendendo sempre più spazio quelle sintetiche, mentre l'America resta il miglior mercato per la diffusione e commercializzazione della cocaina.

Il paese della pillola e contro pillola per gli effetti secondari della prima.

Il paese con il massimo consumo di analgesici oppiacei divenuti ormai una pericolosa epidemia.

Qualcuno tra voi sta sicuramente considerando chi vi parla in maniera negativa: "Come è possibile parlar male della propria nazione in questi termini?"

Si tratta di considerazioni che sicuramente mi sono ben presenti ma che non intaccano la necessità di esporre onestamente il mio punto di vista che, comunque, può essere sempre contestato essendo assolutamente di parte.

Parlo di Albert Smith che dopo due mandati adesso sta cercando di sovvertire la nostra Costituzione per aggiudicarsi un terzo mandato. Situazione questa oggi resa impossibile dal 22º emendamento che recita: "nessuna persona può essere eletta presidente più di due volte...."

Questo emendamento costituzionale fu approvato nel 1951 dopo che Franklyn Delano Roosevelt riuscì a farsi eleggere per la quarta volta con una massa considerevole di voti nonostante le sue precarie condizioni fisiche che dovevano portarlo alla morte a 63 anni.

Il tentativo quindi di Albert Smith di farsi confermare per la terza volta può basarsi solo su una gravissima crisi istituzionale e sociale degli Stati Uniti i cui prodromi ci sono tutti se tenete conto delle migliaia di morti che stanno tappezzando le nostre città in questo momento di grave contrasto sociale.

Chiaramente il presidente Albert Smith è convinto di poter contare ancora una volta sulla maledetta propaganda cibernetica fatta da russi e cinesi.

Qualcuno potrebbe osservare tuttavia che i democratici hanno riconquistato la Camera così come fecero nel 2018 nelle elezioni di mezzo termine.

Ma devo purtroppo confessare la mia completa disistima nei confronti dell'attuale dirigenza del partito democratico che tra l'altro ha scelto un candidato afroamericano sperando di ripetere il successo di tanti anni fa con Barack Obama e non rendendosi conto che i tempi ormai sono completamente diversi."

Geremia Maldonado proseguì la sua esposizione affrontando il tema dell'economia americana ancora ampiamente positiva, l'impossibilità di estendere una copertura sanitaria generalizzata, il costo dell'istruzione universitaria negli atenei di maggiore livello, la disoccupazione arrivata ormai vicina allo zero...

Una standing ovation salutò il brillante sociologo americano che si mise a disposizione degli studenti per firmare le copie del suo ultimo libro dal titolo: "La fine della democrazia americana."
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(dissolvenza)



La convocazione del meeting era per le 6:30 del mattino nella Oval Room.

Gli alti funzionari avevano già preso posto intorno alla scrivania del presidente che non amava le riunioni nel suo ufficio con le persone sedute sui due divani gialli.

Presenti il Director of National Intelligence (DNI) che controllava 17 agenzie di spionaggio compresa la C.I.A. il cui direttore comunque era presente. Seduto accanto a lui il capo dello FBI.

Alle 6:30 in punto si apre una delle quattro porte della Stanza Ovale e fa il suo ingresso il presidente Albert Smith che, nonostante l'ora mattutina indossa un completo grigio doppiopetto con cravatta Marinella regalatagli in occasione della recente visita dal premier italiano.

Albert Smith aveva trovato il tempo di fare 40 minuti di ginnastica con il suo trainer personale e si era studiato, mentre pedalava sulla cyclette orizzontale, il dossier di informativa riservata che gli
avevano preparato.

Più tardi avrebbe ricevuto il presidente del Venezuela con il quale sarebbe dovuto andare a deporre una corona commemorativa ai piedi della statua di Simone  Bolivar.

"Buongiorno", disse senza sorridere ai presenti invitandoli con una mano a sedere.

Albert Smith mostrava quella mattina un volto distrutto dallo stress e dalla tensione per i tragici avvenimenti che stavano ormai scandendo le sue giornate.

Dopo il massacro perpetrato nello stadio dell'Università della Georgia, aveva immediatamente cancellato i suoi comizi di fine mandato.

"Faccio servire acqua, caffè o tè" disse e chiamò un cameriere dicendogli che lui quella mattina voleva una cioccolata calda, fatta con latte.

Passarono cinque minuti in assoluto silenzio mentre il presidente consultava ancora una volta la cartella di informazioni riservate che si era portata nella Oval Room dall'appartamento privato.

I presenti, mentre si servivano dello zucchero per addolcire il tea e l'espresso, notarono che la mano destra del presidente mostrava un leggero tremito e si scambiarono un'occhiata perplessa.

"Vedo, da quanto mi scrivete, che i morti del massacro della Georgia sono arrivati a 4330. Che cosa avete individuato? Avete un'idea di chi abbia organizzato questo attacco alla popolazione inerme? Che tipo di drones sono stati usati? Parlate, avanti…"

Il direttore dello FBI si schiarì la gola un colpo di tosse e prese a parlare: "Signor Presidente, i drones erano del tipo a otto eliche, di fabbricazione israeliana con portata di oltre 100 chili.

Ognuno aveva una bomba ad alto potenziale che è esplosa a circa 10 m di altezza dalle tribune per garantire il massimo impatto.

La centrale di volo era inserita in un motorhome, parcheggiato insieme a migliaia di altre auto e trucks in uno dei grandi parcheggi che servono lo stadio.

Al momento del lancio dei drones due antenne montate sul tetto del veicolo sono state alzate automaticamente.

Purtroppo la polizia presente nelle grandi aree di parcheggio era insufficiente e non motivata a effettuare ispezioni alle vetture e altri veicoli parcheggiati nelle aree che potevano destare qualche sospetto."

"C'è sempre qualche idiota alla base delle grandi tragedie." Disse il presidente. "Per Dio, mi volete dire chi potrebbe essere secondo voi l'organizzatore di questo eccidio "

Il direttore della C.I.A. aveva in mano la tazzina e piatto dell'espresso e non sapeva dove appoggiarlo. Certamente non sulla scrivania del presidente.

Prese la parola il responsabile dell'intelligence americana da cui dipendevano 17 agenzie: "Signor presidente, stiamo brancolando nel buio. Siamo convinti sulla base delle informazioni ricevute che l'attacco dei droni non sia addebitabile a qualche movimento libertario che voleva vendicare l'eccidio di Charlottesville della settimana scorsa.

L'organizzazione dell'eccidio è stata fatta da professionisti e presuppone tecnica e preparazione oltre alla gestione del volo che non è certamente semplice…

Insomma: riteniamo che vi sia la mano di qualche potenza straniera interessata a creare una situazione di caos in cui approfittare. Stiamo lavorando insieme alla C.I.A. su alcune piste…"

Albert Smith dette un'occhiata circolare ai tre che sedevano intorno alla sua scrivania.

Inspirò profondamente per calmare l'agitazione che gli veniva dallo stomaco. Quei deficienti che aveva di fronte non erano riusciti ancora a identificare i mandanti dei massacri nonostante i miliardi di dollari che le loro organizzazioni costavano al contribuente americano.

"Avete potuto almeno verificare se la modifica alla Costituzione, mi riferisco al 22º emendamento, potrebbe in qualche modo avere una percentuale di accettabilità da parte dell'opinione pubblica?"

Il direttore dello FBI prese la parola dicendo: "Signor Presidente, alla luce di quanto avvenuto tragicamente nelle ultime settimane, percepiamo con sicurezza a livello di opinione pubblica generalizzata la volontà di conferire al presidente il massimo di autorità per la gestione di una situazione che va degradandosi a causa della radicalizzazione del divisionismo politico.

 Vi e' inoltre la sensazione diffusa che vi sia un interesse esterno a manipolare i problemi domestici di casa nostra."

Il Presidente ringraziò i suoi collaboratori e suono' perché fossero accompagnati fuori della Oval Room.
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