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Sutop (Thriller) Capitolo 8
Leo Rasco

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental
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"Gli hai parlato?" chiese Galileo Bertarelli.
"Si', mezz'ora fa quando eravamo ancora in albergo. Ci siamo sentiti sul criptato ma solo per meno di un minuto. Stava dormendo, forse sotto sedativi. Infatti è stata Eleonora a rispondere prima di passargli il telefono. Comunque domani pomeriggio mi riceverà nella Oval Room. Gli ho detto che voglio riferirgli personalmente senza altre presenze nello studio."

Mark Cullinger non aveva voglia di dilungarsi con il suo amico-collaboratore.

"Questa piazza Navona è uno spettacolo. Prima di andare dal cardinale Casini, facciamoci un giro così mi ricordi qualcosa di questa splendida parte di Roma."

Galileo Bertarelli aveva un debole per i riferimenti storici e non si fece pregare due volte.
"Questa piazza è uno degli esempi dell'incredibile genio del Bernini e del Borromini, i più grandi architetti-scultori del barocco papale in Roma.

Un grande palcoscenico sempre animato da una infinità di giocolieri, attori, lestofanti, prostitute più o meno riconoscibili, preti, monsignori, cardinali.

In questo contesto spettacolare creavano le Naumachie, ovvero allagavano la piazza per allestire la riproduzione, spesso comica, delle grandi battaglie navali.

Siamo nel centro della Roma dei Papi che avevano il potere assoluto su questo loro stato.

Qui vicino si trova la statua di Pasquino dietro palazzo Braschi.

Questo è interessante: i papi che gestivano il loro potentissimo anche se piccolo Stato, incarceravano, torturavano, uccidevano antipapisti, criminali incalliti, delinquenza spicciola…

Ma consentivano al popolino di esprimere in forma anonima la loro opinione espressa nel dialetto romano che criticava ferocemente la curia romana e il pontefice.

Un modo come un altro per far credere alla gente comune che aveva la liberta' di
manifestare il proprio pensiero senza rischiare la pelle. Tanto poi ci pensava la polizia vaticana a rintracciare i più pericolosi protestatari…"

Avevano raggiunto via del Pasquino ed entrarono nel palazzo Pamphili dove era l'appartamento del cardinale Casini, vicino al consolato brasiliano e con vista panoramica spettacolare su piazza Navona.

Furono ricevuti da un giovane biondo monsignore svedese, inguainato un clergyman suit di ottimo taglio che non doveva costare meno di 2000 euro.

"Prego attendere qui solo per uno minuto…" disse l'effemminato pretino facendoli accomodare in un angolo dell'ampio salone di ricevimento.

Mark Cullinger e Galileo Bertarelli si scambiarono un'occhiata di stupita ammirazione per le opere d'arte raccolte in quella sala che denotavano, non solo un grande talento culturale del cardinale Casini ma anche un cospicuo patrimonio alle spalle che gli consentiva di regalarsi quadri e sculture del valore di centinaia di migliaia se non milioni di euro.

Galileo Bertarelli si scoprì a accarezzare con la mano destra il bracciolo imbottito della preziosa poltrona coperta di pellame inpunturato, colore burgundi.

"Sua eccellenza il cardinale vi sta attendendo", l'assistente monsignore introdusse i due ospiti nell'ampio studio del cardinale Casini che attendeva dietro un'ampia scrivania avendo alle spalle una grande finestra. E questo gli consentiva di tenere sotto luce l'ospite rimanendo in penombra.

"È una gioia ricevervi e incontrare lei, gentile Mark Cullinger, conosciuto a Washington tanti anni fa quando sono stato nominato Nunzio apostolico nella cancelleria vaticana sulla Massachusetts Avenue." Il cardinale si era alzato per stringere la mano ai due ospiti.

Mark Cullinger si stampò un sorriso stereotipato sulla faccia e rispose: "Vostra Eccellenza, ne sono passati di anni… Ed è un vero piacere ritrovarla in questa splendida cornice di piazza Navona."

Ovviamente il dialogo si teneva in inglese. Buono quello del cardinale con qualche intonazione viterbese.

"Gentile dottor Mark Cullinger, le sono molto grato per aver accettato questo incontro qui nel mio appartamento. Come Lei sicuramente avrà capito sono latore informale di alcune riflessioni del Santo Padre."

Mark Cullinger fece un gesto di assenso, evitò di accavallare le gambe perché sarebbe stata una postura non ortodossa nei confronti di un alto dirigente della Chiesa cattolica.

Il cardinale Casini riprese a parlare.

"La situazione sociopolitica all'interno della nostra amatissima nazione americana ci angoscia.

Siamo consapevoli del fatto che nella popolazione vi sia una larga componente che odia, è proprio il caso di dirlo, neri, ebrei, e noi cattolici.

Siamo informati quotidianamente di violenze nei confronti dei nostri fratelli americani soprattutto negli Stati del sud. Veniamo, come lei sa, da decenni di gravi problemi collegati a comportamenti (diciamo cosi') non corretti di nostri fratelli sacerdoti nei confronti degli adolescenti che servono messa e frequentano gli ambienti degli oratori.…"

Mark Cullinger e Galileo Bertarelli sapevano che gli scandali a catena dei preti pedofili erano costati e stavano costando un'infinità di soldi alla Chiesa cattolica per risarcimenti. Ma chiaramente non potevano intervenire, interrompendo il monologo del cardinale.

"Negli ultimi vent'anni la Chiesa cattolica ha attraversato un pesante periodo a seguito dell'affermarsi della cosiddetta corrente conservativa che trovava proprio all'interno degli Stati Uniti la fonte di ispirazione non solo ideologica ma anche e soprattutto finanziaria.

Il pontefice Francesco che cercava di aprire realmente la chiesa agli emarginati, ai diseredati, ai divorziati ha visto gli ultimi anni del suo pontificato caratterizzati da continue aggressioni che in molti casi e in alcuni paesi, America compresa, sono degenerate nell'assalto fisico.

Dopo la dipartita da questa terra di papa Francesco il sinodo ha eletto papa il fratello africano Mugambo del Niger che ha preso il nome di Celestino Sesto."

Per il fratello Mugambo la scelta del nome di Celestino aveva un significato preciso in quanto l'attuale papa africano ammira e prega San Celestino quinto, eremita, Papa e poi rinunciatario per dedicarsi di nuovo alla meditazione, preghiera e all'aiuto consapevole ai fratelli.

Ed infatti l'attuale Celestino Sesto non tralascia occasione per dire a noi suoi fratelli che la sua elezione gli è stata imposta e non considera se stesso all'altezza del gravissimo compito che gli abbiamo assegnato.

A differenza di papa Francesco, un grande gesuita animato da un fuoco interiore che si manifestava nella sua volontà quotidiana di aprire ritualmente le braccia della Chiesa cattolica a tanti fratelli che ne erano esclusi, questo nostro papa africano è, come dire?, più malleabile.

Papa Celestino Sesto vorrebbe che gli iper conservatori che hanno fatto per anni la guerra a Papa Francesco potessero rientrare nei ranghi, considerando che questo pontefice non è un rivoluzionario a differenza del suo predecessore.

Il vostro attuale presidente, Albert Smith, è un evangelico ma comprende bene le ragioni di noi cattolici negli Stati Uniti.

Alla vigilia del suo terzo mandato noi gli esprimiamo l'augurio più sincero e affettuoso di riuscire a riportare la pace nella sua grande nazione che resta un modello di democrazia per tutto il Pianeta.

Salvate, proteggete i nostri fratelli americani dalla violenza degli estremisti e noi vi garantiamo tutto il nostro indiscusso appoggio attraverso una capillare opera di sensibilizzazione che andremo a fare nelle prossime settimane prima della competizione presidenziale."

Mark Cullinger prese la parola, ringraziò sentitamente il cardinale, assicurò che il giorno dopo nell'incontro che doveva avere con il presidente Albert Smith avrebbe sicuramente inserito all'ordine del giorno la questione cattolica.

Attese che il cardinale si alzasse, inchinandosi poi a far finta di baciargli l'anello visto che lui era da parte di madre un mezzo cattolico.

Si rituffarono nella licenziosa vita di Piazza Navona, dove si unirono a due splendide fanciulle prezzolate di origine ucraina con le quali conclusero a caro prezzo la notte in albergo.

La mattina dopo Mark Cullinger si imbarco' sul volo United diretto Roma-Washington delle 10.50, arrivo nella Capitale USA alle 15.
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