Mentre sta per aprirsi la Convention democratica a Denver (Colorado) il presidente iraniano MahmoMud Ahmadinejad ha rinnovato i suoi attacchi verbali a Israele e al Sionismo dicendo che 2000 sionisti organizzati e 8000 agenti hanno gettato il mondo in una situazione di grave pericolo. Ha aggiunto che se l'Occidente non provvedera' a bloccare il Sionismo, la mano potente delle nazioni ripulira' dalla faccia della terra queste fonti di corruzione. Senza specificare quali dovrebbero essere le nazioni alle quali spetterebbe questo compito di pulizia etnica. Sembra comunque che debba esserci maretta all'interno della gerarchia ecclesiastico-politica dell'Iran: lo scorso mese il vice presidente Esfandiar Rahim Mashaie aveva detto che gli iraniani sono amici degli israeliani, scatenando una polemica interna con richieste imperiose delle sue dimissioni.
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