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Gli italiani saranno mica diventati tutti d' un colpo fascisti?

Mattia Feltri per ''La Stampa''
salvini salvini
Gli italiani saranno mica diventati tutti d' un colpo fascisti? - chiedono retorici e beati Matteo Salvini e i suoi. No che non lo sono diventati, i tremendi babau di CasaPound, per dire, hanno preso lo zero e trentatré, quasi un terzo dei comunisti-stalinisti di Marco Rizzo. No che non sono diventati fascisti, sennò quattro anni fa, quando Matteo Renzi prese il quaranta, erano tutti di centrosinistra, e prima con Silvio Berlusconi erano tutti liberali (ehm), e lo scorso anno con Luigi Di Maio erano tutti boh.



Semmai agli italiani capita di diventare fascisti, senza volerlo, e il perché lo ha spiegato cinquecentosei anni fa Niccolò Machiavelli in un passaggio del Principe riportato ieri da Anteprima di Giorgio Dell' Arti: «El populo, vedendo non poter resistere a' grandi, volta la reputazione ad uno, e lo fa principe, per essere con la sua autorità difeso».
Ecco quello che vogliono, qualcuno che li salvi, che gli salvi la pelle dalle insidie del mondo, e da allora ogni pensatore, perlomeno quelli attrezzati al pensare, ha illustrato l' attitudine italiana a diffidare del governo, a non parlarne mai bene, e tuttavia ad affidarsene non avendo la forza di fare da sé, e di aspettarsi che il governo si occupi di ogni cosa e risolva ogni cosa. Si buttano immancabilmente a obbedire - questa è di Giuseppe Prezzolini - al prestigio personale e alle capacità di interessare sentimentalmente o materialmente la folla.

E come si erano incapricciati, così si annoiano e poi si imbestialiscono, perché infine nessuno è capace di salvargliela la pelle. Lo diceva il più bravo di tutti: l' adulatore sarà il calunniatore.
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Fin qui il pezzo dell'ottimo Mattia Feltri.

Sommessamente ci permettiamo di aggiungere una considerazione che andiamo facendo ormai da tempo: il teatro popolare e' lo specchio dei comportamenti di una società attraverso i secoli. Il nostro teatro popolare non ha figure altisonanti di Valchirie, Parsifal.
I personaggi chiave del nostro teatro popolare sono servi furbetti, pronti a tutto, tenacemente impegnati nello scalzare il padrone (sempre definito come uno stupido).
Ma quando si presenta l'opportunità di sostituirsi al padrone, allora i furbi servitori si tirano indietro e cercano un altro reggitore della cosa domestica, pronti a bastonarlo come hanno fatto con il predecessore.
Arlecchino (servitore di uno o due padroni), Pulcinella, Gianduia e tutti gli altri.
Meno quello Stenterello fiorentino che aveva un suo tratto politico quando nelle sue tirate andava condannando la presenza delle corone e degli interessi stranieri negli staterelli in cui era divisa la Penisola.
Oscar
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Caro Oscar,
La tua introspezione goldoniana dell'atteggiamento italico al voto è molto interessante.Siamo proprio quelli "dalla polvere all'altare" e viceversa, anche nel tempo di un batter di ciglia.
Purtroppo l'attuale è un periodo buio. Siamo in molti a non credere all'onda nera di Repubblica o al pericolo rosso di Berlusca: i tempi sono diversi. Il problema è la pochezza della classe politica attuale, che ci fa rimpiangere (pur nei loro difetti) gli esponenti della prima repubblica. Purtroppo, non credo che il circolo storico di Croce abbia ancora valore nell'attuale panorama ed il Cavaliere Bianco che possa salvarci non si vede proprio all'orizzonte.
Un abbraccio

Aldo

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...non sarebbe la prima volta
Publisi
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Possibile che ogni volta vince la destra c’è il fascismo immanente ed imminente? Lo ricordo dalle vittorie del Berlusca: ormai eravamo tutti in orbace. Ora, io sono di sinistra, ma sta moda di delegittimare il voto della gente mi ha fatto sempre inquietare. Che razza di democrazia hai in testa? Ne’ più ne’ meno dei destri che ci danno fisso del comunisti nipoti staliniani. Sarebbe l’ora di finirla e passare a cose più serie. Ad esempio, perché anche con noi è cresciuto il debito pubblico e come fare un piano di medio/lungo termine per ridurlo a termini ragionevoli. Per dire....basta co sto vecchiume, ahhhho, oscaretto.
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Caro Oscar condivido il pensiero di Aldo sulla assoluta incapacità della maggior parte dei nostri rappresentanti in Parlamento.... È certamente un periodo difficile ma non rimpiango assolutamente nessuno degli artefici della prima repubblica......Ritengo che la parola "fascista" faccia parte di un lessico obsoleto .Il fascismo riguarda un periodo storico morto e sepolto.Chi usa ancora questa parola a sproposito è il classico comunista radicalscic...che non ha altre argomentazioni per appellare la destra .....Eh....se gli italiani usassero un po' di più il cervello....sarebbe una gran cosa !!!!!
Luigia Ghio
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non leggo nemmeno l'articolo ma rispondo si siamo sempre stati FASCISTI  e con orgoglio!!!!
Roberto