Egregio Oscar,
nel 2016 Steve Bannon fonda a Brussels:
"The Movement" , e non lo chiama "un partito" ma nomina Mondrikamen, leader della destra estrema belga, suo amministratore delegato.
Coordina, dal 2016 tutti i movimenti populisti europei.
In Italia vede in Matteo Salvini e in Giorgia Meloni due futuri leaders del suo Movement e li convince a farne parte.
Ci prova anche con Luigi Di Maio, ma questi rinuncia scandalizzato. (capira' in seguito)
Presenta Matteo Salvini alla sua potente guru di Hollywood che lo aiutera' a creargli la giusta immagine politica pubblica.
La guru preferita di Bannon gli ha suggerito come vestirsi, come invocare il cielo con crocefissi, madonnine, come sfidare il vaticano, o meglio, il papa direttamente.
Pochissimi media, carta stampata o televisioni hanno dato spazio a questo dietrolequinte della campagna di Salvini.
Timore sinistro di incuriosire l'italiano medio.
Seguo sempre dagli Stati Uniti le trasmissioni della sinistra nostrana, dalla Mirta Merlino a Fazio, da Floris a Piazza Pulita, a Vespa, e mai che abbia visto o sentito un intervento di Bannon, in particolare sui suoi incontri con Nigel Farage sulla Brexit, dove Bannon continua ad avere un ruolo mediatico come sostenitore di Boris Johnson.
Solo qualche rapida apparizione in qualche telegiornale.
Bannon fu scelto da Trump come consulente della sua campagna presidenziale e poi insediato come suo chief strategist alla casa bianca.
Una sua citazione: vorrei essere come Leni Riefensthal, la strategista cinematografica delle campagne mediatiche di Hitler.
I punti forti della campagna Americana furono la lotta alla immigrazione clandestina, la difesa dei confini, il diritto del cittadino alla difesa personale, la difesa della cristianita' , il pericolo degli integralisti musulmani.
Tradotte in italiano divennero i punti forti della campagna di Salvini.
Va ricordato che Bannon partecipo' nel 2014 alla Conferenza vaticana Human Dignity dove allertava del pericolo della supremazia islamica in europa e della perdita dei valori cristiani.
Fu forse un caso che Trump lo "licenzio' " rimettendolo alla guida di Breitbart News, una delle rare voci mediatiche repubblicane da lui stesso fondato.
Sara' forse un caso che poco dopo il "licenziamento" dalla casa Bianca, lobbies miliardarie lo catapultarono a Brussels a piantare il seme di un cambiamento politico europeo sulla falsariga di quello repubblicano americano.
Il risultato e' oggi sotto gli occhi di tutti.
Potrebbe anche succedere che Salvini e la Meloni possano formare un futuro governo, fagocitando Berlusconi, Di Maio e Zingaretti in un colpo solo.
"Bannon part two".
Anche se in europa il risultato delle estreme destre non ha portato alla maggioranza, il seme di Bannon ha pero' messo salde radici.
Qui di seguito un estratto delle parole di Bannon nel suo primo incontro con Salvini e la Meloni a Roma, quando mise a disposizione i mezzi per sostenerli nella campagna elettorale.
E soprattutto un sacco di "grana".
L' America vuole una destra forte nel Belpaese, cosiccome nel resto d'europa.
Cordiali saluti
Giancarlo Belluso
They would also, he said, offer the “fundamental building blocks for winning” in the May parliamentary elections, including expertise in polling, data analytics, messaging and get-out-the-vote efforts, along with the development of media surrogates and campaign war rooms with rapid response"