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Dialogo Platonico: Pandemia o Pandemedia???








Il Dialogo si svolge al bar dell'Olimpo

Platone:
finalmente sei arrivato, Fedone, con grande ritardo. Ma dove sei stato?

Fedone:
maestro di ogni delicatezza, ho perso un sacco di tempo a cercare di acquistare un biglietto aereo per l'Italia…

Platone:
Italia? Nessuno va più in Italia, che ci devi andare a fare? Non sai quello che sta succedendo nello Stivale dove il coronavirus sta infettando cittadini e visitatori stranieri…?

Fedone:
ma che state dicendo esimio professore? Voi state troppo alla televisione e quindi ne siete malamente influenzato, specialmente quando seguite i notiziari delle televisioni italiane per non parlare poi dei talk show...

Platone:
tutti i media del pianeta stanno mettendo sotto accusa governo e strutture italiche…

Fedone:
infatti più che di pandemia si dovrebbe parlare di 'pandemedia'. Il panico nel quale si dibattono 60 milioni di italiani non trova riscontro negli altri paesi. In quelli autocratici la stampa è sotto controllo e dice quello che deve dire a seconda delle decisioni del dittatore di turno giuste o sbagliate che siano. Se si tratta invece di una democrazia stabilizzata l'informazione che riguarda il diffondersi di infezioni a largo spettro è nella responsabilita' di proprietà e dirigenti dei media sui quali una volta tanto ha valore l'opinione pubblica piuttosto che l'audience o le copie vendute…

Platone:
d'accordo, in Italia i mezzi di informazione hanno esagerato abbondantemente creando una psicosi generale.

Fedone:
chi si è permesso, confortato da una solida base scientifica, di ricordare che questo coronavirus altro non è che una forte influenza è stato messo alla gogna, talvolta con il contributo degli stessi colleghi.
Posso continuare Gran Maestro?

Platone:
hai la mia approvazione…

Fedone:
Nel 1918 nel pieno della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione Sovietica il virus della Spagnola si accanì per ben due volte, rigenerandosi, mandando al Creatore 100 milioni e più di persone in giro per il mondo.
Quando nel 1956 sono stato colpito dalla Asiatica, l'influenza aviaria, la mia nonna paterna mi raccontava della Spagnola: anche lei ne era stata colpita e si era salvata a stento, mentre intorno a lei morivano a decine familiari, amici, gente del quartiere.
L'unico modo per sapere che la pandemia stava falciando tanta parte della popolazione era il tamburo del 'finestra a finestra' che al massimo poteva coprire il perimetro cittadino.
Tra il 2002 e il  2003 in Cina, sempre lì, si scatenò una epidemia di SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) con 774 morti.
In Italia al momento sono stati effettuati diecimila tamponi. Negli USA solo 416 anche se poi Trump dichiara che l'influenza 'normale' uccide ogni anno dai 25 mila ai 69 mila malati negli Stati Uniti. Che poi e' come 'le corna': se uno non sa non esistono.

Platone:
tu parli di pandemie e milioni di morti. Ma dovresti ricordare che i morti non sono tutti uguali, hanno un peso diverso a seconda di come vengono considerati…

Fedone:
è proprio quello che cerco di dirvi grazioso Gran Maestro. Nel 2019 nella sola Italia l'influenza ha falciato due persone al giorno per un totale di 700 morti. Ma prendiamo gli Stati Uniti: nel 2018 sono stati diagnosticati 1.750.000 casi di cancro dei quali 610.000 hanno perso la vita. Sempre negli Stati Uniti l'anno scorso si sono avuti 37.138 incidenti stradali mortali. In Italia ogni tre ore muore qualcuno sulle strade per un totale l'anno scorso di 1500 morti e 114.000 feriti…

Platone:
caro Fedone cerchiamo di arrivare ad una conclusione di questo sofisma..

Fedone:
in questo terribile frangente della nostra amata Italia speravo di trovare in voi un minimo di comprensione… Tra 15 giorni probabilmente questa pandemia avrà perduto gran parte della sua potenzialità e il Bel Paese riuscirà a ritrovare la strada di una corretta gestione della cosa pubblica. I medici ed infermieri italiani hanno un alto livello di apprezzamento professionale. Gli italiani sono un popolo tosto che sa reagire con ingegno, energia alle avversità sociali. Sempre che riescano a mettere la mordacchia a chi si parla addosso con il solo interesse di tenere alta la propria immagine. Quanto al mio biglietto aereo per andare a Milano lo utilizzerò al più presto con grande piacere. Viva l'Italia.
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PS= Fedone: Gran Maestro mi dicono che a Napoli, nei quartieri spagnoli, c'è una start-up (si fa per dire) che ricicla le mascherine usate ... mi sembra una eccellente impresa, visto che anche quelle nuove non servono a niente !
Dario Seglie Torino
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E chiarissimo come la matematica !
Se nulla contrasta la sua marcia tra 7 giorni ci sarrano 4041 casi, tra
15 giorni 61,3 mila casi e tra 30 giorni 10,1 milioni di casi. Nessun sistema sanitario è in grado di far fronte ad un tale possibile sovracarico di pazienti e allora senza cura dal 15 al 25% degli ammalati moriranno.
- Per gli amanti dei numeri. Attualmente l'epidemia progressa al ritmo esponenziale vertiginoso del 34% al giorno. Moltiplica altrimenti detto per 1,4 al giorno e raddoppia i casi ogni 2 giorni).
NB Il 25 febbraio vi erano 374 casi.
(374 * EXP(7*34,00%) = 4,04E3)
(374 * EXP(15*34,00%) = 6,13E4)
(374 * EXP(30*34,00%) = 1,01E7)

Paolo S.
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Caro Oscar,
spendo anch’io due parole riguardo a questo famigerato virus che sta creando un colossale panico nel mondo.
Non si ha la vera certezza di dove REALMENTE provenga (laboratorio militare sino francese a Wuhan, o cosa altro ???) ma il risultato, almeno apparente, è l’aver volutamente scatenato una vera guerra …. che non verrà combattuta con armi nucleari o quant’altro.
Si tratta di qualcosa di molto più sottile: aver deliberatamente modificato un semplice virus influenzale rendendolo molto più infettivo (ma con tempi molto ritardati per il riconoscimento)….soprattutto a livello mentale, per far sì che l’essere umano autoalimenti le sue paure incontrollate ed inizi a guardare con sospetto ogni suo simile.
Questo è ciò che si sta creando, il danno più grande: la separazione e una forma di odio…. affinché ognuno di noi guardi il suo fratello, il suo amico, il suo collega, il suo vicino con sospetto, perché potrebbe essere un potenziale untore. 
Questo è un gioco sporco di chi opera nel senso opposto alla fratellanza ed al rispetto tra gli esseri umani, di chi da sempre tiene nelle mani le redini del mondo e della sua economia.
Non rendiamoci vittime impotenti anche questa volta e come in altre situazioni. 
Non diamogli forza con il nostro pensiero uniformato e con una spropositata attenzione…..
Le questioni politiche attinenti questa epidemia le lascio volentieri ai complottisti ed a chi ne sappia davvero molto sul tema, ma con CERTEZZA, non le solite fake news…..
Grazie per l’attenzione.

Corrado GORIA 
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PROPRIO Così..AMICO DI VIAGGIO E CERTAMENTE è "UN DISEGNO" STUDIATO A TAVOLINO....!
UDG
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Caro Oscar,

Milano non ha vissuto questa atmosfera di terrore bubbonico dai tempi della peste manzoniana. Le strade sono pressochè vuote, i mezzi pubblici senza passeggeri, aeroporti e stazioni deserte, cinema e teatri chiusi, strutture sanitarie chiuse e che ricevono solo previa richiesta telefonica, medici di base che fanno diagnosi solo telefoniche, molte aziende in telelavoro, università e scuole chiuse. Le rare persone che s'incontrano nei mezzi pubblici si coprono la bocca con sciarpe o pseudo-mascherine, guardando sospettose chi sta vicino. La caccia all'untore è su tutti i media.

Purtroppo Milano viene colpita nel suo migliore momento di fulgore: turismo rarefatto, fiere e congressi cancellati, tanti negozi chiusi, la comunità cinese scomparsa dalle strade. L'immagine della desolazione è quella riportata dai media: Piazza Duomo deserta, con solo due turiste con mascherina che si tengono per mano.

Se, come accertato, c'è la possibilità di contagio e sia corretto prendere delle misure per evitare il peggio, stampa e classe politica stanno facendo del loro meglio per creare il caos, generando una corrente di panico all'estero verso l'Italia. Il caso più eclatante è quello del Capo del Governo: se affermavamo che il suo predecessore Renzi avesse un ego all'eccesso, l'attuale è senza limiti. Domenica è apparso in 9 talk show televisivi e su tutti i telegiornali lamentando anche errori gravi fatti dal personale medico dell'ospedale di Codogno e la sanità lombarda nel non aver contrastato per tempo il virus, ma esaltando l'intervento del Governo per l'azione decisiva contro la calamità. Il risultato è stato quello di far dire alla stampa estera che il sistema sanitario italiano sia nel caos. Anche l'Alto Colle, grande supporter di Giuseppi, si è fortemente adirato per l'eccessiva voglia di protagonismo e visibilità di Giuseppi nei media.

Cosa avverrà? A da passa a' nuttata! Nel contempo, i benpensanti continuano la loro vita senza sciarponi e mascherine (che non si trovano più, a meno di comprare quelle riciclate e vendute dagli abusivi o su Amazon).

Un caro abbraccio

Aldo N.
Oscar risponde:

Carto Aldo, 

come al solito saranno (sono) i meno abbienti a pagare. 

I ricchi si sono gia' rinchiusi nella tenuta di San Casciano a raccontarsi le favole che poi riproporranno in un nuovo Decamerone.

Ma, su con lo spirito, che' sta per arrivare da voi il governo di sanita' nazionale. 

Da noi, qui negli USA, si continua a vivere nell'incubo di un bugiardo patologico che se confermato alla presidenza mutera' questa democrazia in autocrazia.

Quanto al virus l'importante e' parlarne il meno possibile. Almeno secondo la Casa Bianca. 

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Caro Oscar,
a Roma attendiamo il virus da un momento all’altro e con il Sindaco che ci ritroviamo 
la città semplicemente si paralizzerà.
Vorrà dire che ci tapperemo in casa e rileggeremo i Capitoli 31 e 32 dei Promessi Sposi 
sulla peste a Milano con la chiusura della città, la ricerca dell’untore e tutta la confusione 
e il caos che Renzo alla disperata ricerca di Lucia riuscirà a eludere: lì c’è già tutta la nostra 
storia di questi giorni su cui potremo meditare a lungo durante la quarantena.
Mala tempora currunt, soprattutto grazie ai nostri governanti ma hai ragione quando parli di Trump.
Un abbraccio, approfittando che l’oceano ci tiene a debita distanza di sicurezza ma con sempre immutato affetto,

Lucilla Scelba

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Caro BARTOLI,
UN GRANDE BELL'ARTICOLO CON CITAZIONI TUTTE INERENTI!
IO NEL FRATTEMPO VADO A RESPIRARE UNA  BOCCATA SULLA MIA SPIAGGIA DI VIAREGGIO E QUANDO POTRO' UNA BOCCATA SULLE MIE APUANE E DIRO' COME  IL POETA  " FELICE TE O PANIA CHE RESTI,MA CI VOGLIAMO TANTO BENE".
UN SALUTONE.
FRANCESCO ROMANI.