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Tutti contro il 'nano' Bloomberg



Si sono presi la soddisfazione di sparare a palle incatenate contro il 'nano' Bloomberg, secondo la gentile definizione dell'ex amico Donald Trump.

Non mancavano gli argomenti: le denunce di donne che si ritenevano offese per le sue barzellette porno (tacitate con fior di milioni),oppure il fatto che non avesse pubblicato la dichiarazione delle sue tasse in corso di accertamenti fiscali (come Trump).

Aggiungete i 401 milioni di dollari sino ad ora impegnati in centinaia di commercial diffusi dalle televisioni a raffica e la facile accusa di volersi comprare la presidenza degli Stati Uniti.

Cinque contro uno, oltretutto poco preparato a rispondere per le rime alle accuse.

Si vive nella societa' che ha inventato la cultura dell'immagine da servire a palati rozzi e scarsamente acculturati.

Si vive nella societa' in cui il 'linguaggio del corpo' ha maggior valore di dotte disquisizioni sociopolitiche.


Ne discende che 'il nano' ha dimostrato di avere una scarsa 'statura' per competere nell'arena dei dibattiti televisivi.


Ma non e' detto che un tale che e' riuscito a creare una fortuna supermiliardaria in dollari partendo da zero e senza il sostegno dei soldi del padre come nel caso di Trump, debba essere anche un ottimo attore da palcoscenico televisivo.


E siccome ognuno recita la parte che meglio gli riesce, nel caso di Bloomberg questo candidato atipico si limita a fare quello che gli riesce meglio: investire i suoi soldi (non quelli del contribuente) per ottenere consenso televisivo e poi elettorale.


Il vostro attempato redattore liberale dichiara ad esempio che non votera' per Sanders o per la Warren perche' non gli vanno a pelle gli atteggiamenti scalmanati dei due e le provocazioni radicali che confliggono con la necessita' di fare unione e non disunione (come da anni invece agisce Trump).


Direte che la mia e' una posizione semplicistica e poco articolata e avrete ragione.


Ma il mondo da queste parti va in questa maniera.


Oscar

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A quale premio ambisce Bloomberg, se riuscira' a devastare le file dei democratici?
Oppure a trasformarli in un partito definitivamente socialista?
Mica penserai che dopo aver incassato una serie di assalti tremendi (direi unici nella storia), Trump non faccia le sue mosse?
Vista da fuori, mi pare una grande nazione, sempre piu' forte, sempre pi indaco.
Alessandro Pescini
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E' probabile che le primarie vengano vinte da Bloomberg ed e' possibile che riesca a battere Trump alle elezioni di Novembre. E' sicuro che Sanders non riuscirebbe mai a vincere contro Trump, e forse possibile che la Warren (c'e' differenza fra Warren e Sanders, nell'atteggiamento e nelle proposte) potrebbe dar fastidio a Trump ma molto probabilmente perderebbe anche lei. Quindi penso proprio che, turandosi il naso come a suo tempo consiglio di fare Montanelli, alla fine votero' Bloomberg perche' (quasi) chiunque preferirei presidente al posto di Trump. Ma sono triste per il fatto che l'unico candidato in grado di batterlo lo sia non per le sue qualita' intrinseche, per la sua mancanza di difetti o per avere un progetto chiaro in mente da proporre. Ma solo perche' ha abbastanza soldi da martellare il pubblico con il mantra: sono l'unico che lo puo' battere facendo dimenticare i suoi salti della quaglia da Repubblicano a Indipendente a Democratico. Giustamente lei dice: "Ma il mondo da queste parti va in questa maniera" e quindi ben venga Bloomberg se riesce a toglierci di torno Trump: ma e' ben triste che il mondo qui vada in questa maniera.
Cordiali saluti!
Rodolfo Ambrosetti
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Si caro Oscar, penso anch’io che il ‘teorema Montanelli’  serva almeno a non ritrovarsi  di nuovo Trump (e da noi di nuovo Salvini).
Abbracci
Sandro  
PS: I veri ‘nani’ lo sono solo di cervello!