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New Hampshire..mancano altri 48 stati



Bernie Sanders scores narrow victory in New Hampshire Democratic primary

Alberto Pasolini Zanelli

Il secondo stop del lunghissimo treno per la Casa Bianca era collocato nel New Hampshire, uno Stato geograficamente ridotto ma politicamente significativo che ha fatto anche questa volta il proprio dovere, producendo uno snellimento del pacco degli aspiranti democratici oltre che un piccolo chiarimento della mappa politica. Della dozzina di concorrenti, un paio sono stati praticamente eliminati e altrettanti sono saliti in ritardo per una partecipazione simbolica. La vittima più illustre è stato l'ex vicepresidente dell’era Obama, Joe Biden, considerato forse l’unico in grado di costruire una “terza forza” appetibile da democratici, repubblicani, “moderati” e altre vittime della polarizzazione portata dalla personalità di Donald Trump. Più che mai viva anche nel giorno teoricamente riservato ai concorrenti: nelle stesse ore del voto democratico, l’uomo della Casa Bianca ha compiuto un’altra specie di “colpo di Stato”, prospettandosi un nuovo possibile caso di abuso di potere. La vicenda riguarda Roger Stone, amico personale di Trump nonché suo stretto collaboratore, il quale avrebbe intralciato l’inchiesta del Congresso sulle interferenze russe nelle elezioni di quattro anni fa. Con un tweet, l’uomo della Casa Bianca ha parlato di “aborto di giustizia”, commento che ha portato (circostanza più unica che rara) il ministero della Giustizia a chiedere una riduzione della pena. Insomma, di fatto, l’intervento di Trump ha portato praticamente all’annullamento della condanna.

Mentre a Washington si contestava e commentava, nel New Hampshire si giocava a sopravvivere e sperare. Erano in troppi, ma due avevano più carte da giocare: Joe Biden ed Elizabeth Warren, il senatore del compromesso (e dei sospetti di commistione negli affari dell’Ucraina) e la professoressa di una nuova ideologia coerente. Sono rimasti delusi entrambi: la Warren è finita al quarto posto, sotto il 10 per cento; Biden addirittura quinto, fermandosi all’8,3 per cento. Sono emersi, invece, due giovani: il trentottenne Pete Buttigieg (24,4 per cento), rappresentante dell’età delle scelte azzardate e, soprattutto, la rappresentante del “lato” europeo della nuova classe politica americana, Amy Klobuchar (19,7 per cento), di famiglia baltica.

Al prossimo test, i caucus in Nevada il 22 febbraio, si presenteranno sicuramente in tre, con la possibile aggiunta del miliardario Michael Bloomberg, concorrente che finora ha evitato la presenza personale alle urne, limitandosi a generosi finanziamenti. Sono, dunque, di nuovo in cinque, in una formazione con pochi precedenti. Lo spostamento ideologico sembra diretto verso un centro più moderato. Non è certo che basti a reggere gli assalti robusti ed esaltanti di Trump, ma la strada è ancora lunga: devono essere consultati ancora 48 Stati, dalla California e New York (liberali) al Texas (conservatore). Alcuni dei quali sono i più popolosi. Ma anche per questo motivo i più influenti.