(da Repubblica online)
Si prega di ridere
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Allarme scissione. L’impressione è che i buoi siano
scappati o che si apprestino a farlo. Per evitare che il quadro si
sfilacci ulteriormente, Renzi lavora per mandare definitivamente in
soffitta il Consultellum. Un sistema proporzionale sarebbe infatti un
invito a nozze per chi medita propositi di scissione al prossimo giro.
E’ per questo che il premier pensa al Mattarellum, come legge elettorale da usare nel caso di voto anticipato l’anno prossimo.
I suoi già fanno i conti: “Con il Mattarellum, chi si mette a sinistra
di Matteo dovrà spartirsi la debole quota del 25 per cento di
proporzionale, tutto il resto è maggioritario…”. Però la questione è più
complicata di così. Perché ora, con un emendamento alla legge
elettorale, gran parte della minoranza Pd in Senato (Vannino Chiti in
testa più un’altra ventina di senatori) chiede di non perdere altro
tempo sull’Italicum e riportare in vita il Mattarellum, senza se e senza
ma. Dall’altro lato, Forza Italia ed Ncd chiedono di mantenere invece
il Consultellum, come norma transitoria in attesa dell’Italicum. In
mezzo, nel guado, Renzi. Che è pronto a resuscitare il Mattarellum in
caso l’Italicum non veda la luce, ma non ora, non prima dell’elezione
del nuovo presidente della Repubblica, appuntamento per il quale ha
bisogno dell’intesa con Silvio Berlusconi, che come è noto al
Mattarellum è ‘allergico’. E poi ci sono le avvisaglie di rivolta
interna da parte di quei renziani che temono di non essere candidati al
prossimo giro: alcuni senatori di maggioranza appoggerebbero infatti il
subemendamento del bersaniano Miguel Gotor che abolisce i 100 capilista
nominati."