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"Sbatti il Maro' in prima pagina".

La vicenda dei marò «non è solo una discussione fra due esecutivi, ma è un tema all’esame della magistratura indiana» che «deve esprimersi prima che si possa andare avanti».

Lo ha detto oggi a New Delhi il portavoce del governo indiano. «La giustizia indiana è libera, trasparente e imparziale». 

Gli indiani, ai massimi livelli del governo e della Corte Suprema leggono i giornali italiani. L'India e' una potenza di un miliardo e trecento milioni di abitanti. Non gradisce che vengano messe in dubbio l'autonomia e l'imparzialita' delle proprie Istituzioni.

I media italiani da mesi, stanno costruendo un crescendo di mammismo che mette in  difficolta' il lavoro di chi da parte italiana cerca di rappattumare una situazione che, come ha detto il presidente Renzi, e' costellata di tragici errori  ("Un terribile pasticcio con errori grossolani").

Non invochiamo 'la mordacchia' per la stampa. Dio ne guardi. Ma la preghiera e' quella di non rimestare in continuazione sul niente per far presa sulla sensibilita' dell'opinione pubblica italiana all'insegna di un rodato "sbatti il Maro' in prima pagina".

A farne le spese sono i due fucilieri di marina. O meglio Salvatore Girone, perche' Massimiliano Latorre in India il 13 gennaio potrebbe non tornare forte della dichiarazione del suo ministro della difesa e di un 'sicuro aggravamento' delle sue condizioni che non gli consentiranno di affrontare il, viaggio di ritorno a Delhi.

Tra pochi giorni scadono i tre anni dal verificarsi del tragico incidente . Guardando il mezzo bicchiere pieno, la pressione della Corte Suprema e' riuscita a riappropriarsi del caso allontanando il pericolo reale, ripetiamo "reale", di una condanna alla pena capitale sulla quale insistevano le autorita' dello stato del Kerala.
 
La vicenda e' caduta nel pieno della campagna elettorale generale che ha visto da una parte Sonia Gandhi non pronunciare una parola a favore dei due marines per evitare contraccolpi data la sua origine italiana. E dall'altra il vincente Narendra Modi, divenuto poi il nuovo primo ministro sulla scorta di uno straordinario successo popolare, utilizzare la storia per demagogia politica.

Al tutto bisogna aggiungere lo scandalo in cui si e' trovata coinvolta una societa' della Finmeccanica per la vendita all'aviazione indiana di decine di elicotteri. Sono saltate teste ai massimi livelli dell'organizzazione militare ed il caso e' stato utilizzato come spunto per dimostrare che, in un paese corrotto ad ogni livello come l'India, la legge non fa sconti a nessuno.

Un insieme di fatalita' concatenate di cui a farne le spese sono due militari che hanno eseguito gli ordini ricevuti.

Quanto alle accuse di lentezza del sistema giudiziario indiano basta pensare a quello italiano nel quale una causa civile di sfratto dura almeno dieci anni.

Oscar
Bangalore
India