News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
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Troppi strumenti finanziari "opachi"
Guido Colomba
E' stato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, a sollevare il problema della trasparenza dei mercati finanziari e delle banche. Su queste ultime è stato esplicito: !"C'è ancora troppa finanza nelle banche. Basta con i prodotti complessi che vengono venduti alle famiglie". In periodi di deflazione e di crisi profonda, la peggiore dal '29, il ruolo del risparmio torna in primo piano tanto che Vegas invoca una maggiore tutela invitando il Fisco alla cautela. Vegas ha ricordato le parole di Einaudi sul risparmio che, quando si forma, "è già tassato". Inoltre vi sono troppo zone grigie per gli investimenti con numerosi settori senza controlli, sentenze contrastanti, maglie larghe. La vera tutela a favore dei risparmiatori è quella di non consentire la vendita di prodotti "opachi". In merito vi è il problema della Vigilanza decisamente "imperfetta". Sono state segnalate tre aree dove si annidano i maggiori pericoli per i risparmiatori come conseguenza di una vigilanza troppo ritardataria:1) le società quotate "decotte" che restano sul listino per troppo tempo senza alcuna possibilità di controllarne i dati reali della gestione economica; 2) l'azione dei professionisti infedeli i cui illeciti vengono scoperti quando ormai i fondi dei clienti sono stati occultati all'estero; 3) i prestiti sociali alle Coop: occorre con urgenza assicurare garanzie effettive ai soci prestatori se non si vuole vedere crollare tutto il sistema delle cooperative di consumo. Entusiasmo a parte, alla nascita dei fondi comuni di investimento, l'industria dell'asset management ha vissuto un gran momento tra il '96 e il '99 con tre record annuali progressivi. Purtroppo, dopo la bolla della "new economy" non è stato gestito con accortezza il cambio di scenario nel quale hanno prevalso l'aumento dei tassi di interesse e la crisi della globalizzazione. L'utilizzo del benchmark sui fondi è stato gestito come una leva commerciale. Il prezzo è stato pagato dai risparmiatori. In sostanza, non è emerso un ricambio generazionale. Ora, il risparmio gestito sta vivendo una nuova primavera fatta di record di sottoscrizioni in costante aumento. Le cifre sono imponenti (1536 miliardi a fine ottobre) ma troppo spesso, anche per la presenza di investitori istituzionali (mentre le fondazioni si ritirano dalle banche), il credito bancario lascia volentieri spazio a "strumenti di rischio quotati" offerti a "leva" ai risparmiatori con martellanti campagne pubblicitarie on line