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Detto da un non credente....sveglia pseudocredenti!


 Il Papa prega per l'accordo sul nucleare "Gesù aiuti i cristiani perseguitati" -  video

(da Repubblica, Eugenio Scalfari)
.......Tornando alle religioni, che sono una delle più durature categorie del pensiero umano, anzi la prima che la fantasia dell'animale pensante concepì per spiegare quanto accadeva attorno a lui e dentro di lui, vorrei segnalare nel giorno della Pasqua cristiana, la presenza al vertice della Chiesa cattolica e apostolica d'un uomo eccezionale, che sta trasformando non la fede in Dio e nel suo Figlio che interamente lo possiede, ma l'Istituzione che ha ereditato dai suoi predecessori.

Secondo me papa Francesco ha pochissimi predecessori che tentarono di modificare profondamente l'Istituzione, indebolendo il potere temporale che essa ha sempre esercitato, a partire dall'editto di Costantino. In epoca moderna i predecessori furono Giovanni XXIII e Paolo VI. Non a caso il suo vero predecessore è stato il Concilio Vaticano II del quale Francesco vuole perseguire l'opera di confronto con il mondo moderno.

Ho già scritto altre volte che questo Papa è gesuita fino in fondo perché il compito primario della Compagnia fondata da Ignazio di Loyola è sempre stato un compito missionario d'una Chiesa missionaria che doveva anzitutto capire il linguaggio spirituale degli altri ed entrare in sintonia con loro.

Il secondo compito era non il proselitismo ma l'amore per i diversi, per i deboli, per gli esclusi stimolando in loro, ma anche nei ricchi e nei potenti, la vocazione verso il bene.
Il terzo compito era la misericordia, la pace, il perdono.

Questo sta tentando di realizzare papa Francesco. L'abolizione del potere temporale dell'Istituzione è lo strumento che apre la strada agli altri obiettivi suddetti. Il Sinodo è l'altro strumento che affida ai Vescovi la soluzione dei tanti problemi che la trasformazione della Chiesa pone ai successori degli apostoli. Ma al di là di questo profondo rinnovamento della cattolicità c'è un altro immenso tema che Francesco si pone: l'affratellamento tra le varie Chiese cristiane e non solo ma anche l'avvicinamento con le altre religioni. Dio è ecumenico e quindi unico. Ogni religione ci arriva percorrendo strade diverse con Scritture diverse e diversi profeti, ma Dio è unico. Guai a coloro che lo agitano come proprio stendardo e non ne riconoscono l'unicità. Guai ai fondamentalisti che allignano in tutte le religioni e, credendo di portarle alla vittoria, le inquinano e le distruggono.

Francesco vuole che tutte le religioni si affratellino nella fede per l'unico Dio. Va nelle moschee, va nelle sinagoghe, va nelle chiese dei protestanti cristiani. Tra qualche settimana andrà a Torino per la benedizione della sacra Sindone e con l'occasione visiterà anche la chiesa Valdese. Pietro Valdo fu uno dei cristiani più devoti a Cristo e a Dio. La sua chiesa non è un'istituzione, non ha alcun potere temporale, ma i suoi sacerdoti hanno piena libertà di sposarsi e di avere figli. Francesco andrà a trovarli. È probabile che sarebbe felice se i valdesi si riconoscessero cattolici ma ecco perché il Sinodo ha dinanzi a sé anche il problema del celibato, già posto da alcune conversioni di pastori anglicani al cattolicesimo. E gli ortodossi, e i copti.

In questo giorno della Pasqua cristiana non saprei chiudere questo tentativo di capire quanto avviene nello spirito della nostra civiltà senza formulare, da non credente, gli auguri più affettuosi verso papa Francesco e l'opera di estrema importanza da lui intrapresa.