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Cristianità




Il commento religioso di Rai Italia

Cristianità è il programma di cultura religiosa di Rai Italia.

Ogni domenica, Cristianità propone temi di interesse ecclesiale e gli appuntamenti del Papa in Vaticano. Cristianità è uno dei “notiziari vaticani” più attenti e più seguiti all’estero, arricchito dal contributo fondamentale di tanti ospiti in studio: Cardinali e alti Prelati, riconosciuti studiosi della grande diaspora italiana, insieme a una vasta gamma di esperti, artisti, professionisti, laici e missionari che vivono “on the road”. Un parterre di italiani che si confrontano con i contenuti della fede e i commenti culturali della modernità. Interviste, servizi e collegamenti in diretta via skype con i telespettatori dei cinque continenti. 
In ogni puntata, voci, immagini, testimonianze di vita di tutte le generazioni, con le immagini delle feste organizzate dagli italiani in tanti Paesi del mondo dove è presente un’ italianità laboriosa, attaccata alla propria terra d’origine e soprattutto alla cultura cristiana. 


Cristianità dovrebbe andare in diretta mondiale alle ore 10.00 dagli studi della RAI di SAXA RUBRA.

Usiamo il condizionale perche' questa trasmissione che raccoglie una larga audience in ogni continente e' sottoposta a tagli e soppressioni.

La diretta dagli Stati Uniti e' stata abolita da tempo e le repliche sono spesso oggetto di cancellazioni non solo perche' biosgna lasciare spazio alle partite (per carita') ma anche a programmi di ritagli e frattaglie vecchi di anni.

A conferma che il popolo italiano si sta scristianizzando sempre di piu'.

Almeno cosi' sembrano pensarla gli alti papaveri della RAI, molto sensibili a contenitori popolari fatti di farfalline pubiche, visto e considerato che tutte le televisioni del Bel Paese da decenni stanno sostenendo modelli di comportamento etico morale che conflliggono con  l'anima cattolica di milioni e milioni di italiani.

Percio': chissenefrega di Cristianita' dall'America ?!
Papa Francesco e' informato?
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Caro Oscar,

il tuo articolo Cristianità mi ha stupito, non tanto per quanto esprimi in merito ai contenuti della rubrica e sulla sua puntuale messa in onda come da programmi, ma sul fatto che questa è prodotta e diffusa con i soldi della RAI.

Ora come ben sai la RAI è una società pubblica che opera con un regime fortemente preferenziale rispetto ai privati che hanno numerosi vincoli (tra questi i plafond di raccolta pubblicitaria) e certamente non ricevono, dictat per legge, i sodi dell'abbonamento che i privati cittadini debbono versare annualmente ed anticipatamente.

Lo stato italiano dovrebbe essere laico anche se poi, purtroppo anche a livello costituzionale, è di fatto teocratico/cattolico e questo spiega il motivo per cui realizza trasmissioni che, se non altro come missione societaria, spetterebbero alla radio e televisione vaticana ( la Città del Vaticano è uno stato sovrano ed indipendente).

Non credo che negli U.S.A. sarebbe ben accolta da parte della televisione federale (se mai ne esiste una) una trasmissione del genere, soprattutto da parte di quei predicatori che si pagano i relativi costi per mandare in onda le loro predicazioni.

Purtroppo il tuo articolo richiama alla mente la campagna stampa che fu scatenata in Italia tra il 1865 ed il 1908 riguardo all'inserimento del catechismo cattolico tra le materie obbligatorie d'insegnamento nella scuola pubblica. La motivazione era che solo così si poteva far apprendere la morale alle nuove generazioni che poi ne avrebbero difeso i valori ... la storia ha poi ampiamente smentito questa motivazione e le conseguenze persistono.

Certo in un paese come gli U.S.A. dove la libertà è sempre difesa, queste questioni sono difficili da recepire nella loro effettiva importanza in quanto anche la chiesa cattolica, avendo dovuto sottostare alla libertà ed alla democrazia, non ha mai potuto attuare quanto realizzato soprattutto nei paesi ove - almeno sulla carta - ha la "maggioranza" dei battezzati al cattolicesimo. Maggioranza teorica in quanto all'80% non sono praticanti ed al 99% non sanno neppure le nozioni base di quel catechismo imposto come materia d'insegnamento obbligatorio dal 1908. Solo di recente questa materia è diventata facoltativa (quindi non puoi più essere bocciato) e le costanti richieste di esenzione da queste lezioni dimostra come la laicità della scuola pubblica sia giustamente pretesa dai genitori. 

Tempo fa alcuni avevano suggerito di eliminare l'ora di religione per introdurre un'ora di educazione civica e studio/conoscenza della costituzione italiana, ma i più si opposero tacciando la proposta di "nazionalismo" se non peggio.

Questa precisazione mi è parsa doverosa in quanto chi vive all'estero, a volte, ha percezioni condizionate dalla realtà in cui vive che ritiene uguale a quella degli altri. Ma rispetto ad alcuni accadimenti a mio avviso occorre una percezione più sottile della specifica situazione locale.

Un cordiale saluto

Daniele Panizza
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Caro Panizza
Le tue considerazioni in punta di penna  mi lasciano un po' perplesso.
La RAI in quanto servizio pubblico gestisce anche altre trasmissioni dedicate a confessioni diverse da quella cattolica.
"Cristianita' ha assolto in questi anni ad una funzione di coordinamento culturale facendo emergere dai diversi continenti spunti e riflessioni che andavano ben oltre il riferimento religioso ma riuscivano a far sentire la voce di chi emigrato da anni dalla Madre Patria voleva manifestare il suo attaccamento ad un'idea di Italia che, forse, come tu affermi, non esiste piu' se non nel ricordo avvizzito di chi vive in una nazione diversa.
Al di la' di facili distinguo ed elucubrazioni da blog, per me la domanda e' semplice:
se la RAI spende dei soldi dei contribuenti per fare una trasmissione di informazione religiosa, lo faccia in maniera seria e non peciona.
Perche' hanno eliminato la diretta dagli Stati Uniti?
Perche' le registrazioni vengono spesso soppresse per dare spazio alle partite, oppure per essere sostituite da vecchi spezzoni di programmi?
Quanto al Vaticano sanno bene come fare informazione radiofonica e televisiva.
Mi dispiace di non avere (come tu scrivi) "una percezione sottile della specifica situazione locale".
Da anziano residente all'estero mi sono limitato a segnalare una stortura gestionale di un ente pubblico che, se paragonata ad altri problemi che attanagliano la Penisola puo' essere considerata con una alzata di spalle.
Ti rinnovo l'augurio di un meraviglioso 2017.
Oscar
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Ciao Oscar!

Leggo sempre con interesse i tuoi articoli.

Questa volta mi sento in dovere di risponderti poichè condivido in pieno le tue riflessioni e aggiungo che la bravissima  Suor Myriam, mia cara amica, seppur con mille difficoltà ed impedimenti, continua a portare avanti con passione il suo programma…il mio invece gli alti papaveri (come li chiami tu) lo hanno direttamente chiuso!

Colgo l’occasione per augurarti un Felice Anno Nuovo.
Un caro saluto,
Francesca
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grazie Oscar, approfitto per farti i miei migliori e fraterni auguri di un buonissimo 2017!!!
Paolo Mercati
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Dear Oscar,
 sono perfettamente d'accordo con la Tua dissertazione sul notiziario " Cristianità". Ho lavorato più di trenta anni con Società Americane ed ho vissuto anche in America, sebbene per brevi periodi. Quanto alla mancanza di una " percezione più sottile della realtà Americana" da parte Tua è la classica riflessione di chi si ritiene  portatore di verità, nascondendo una presunzione che è negazione di vera cultura. 
 un abbraccio .   
Edoardo Maraffi
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Sono un laico sfegatato ma, in quanto tale, auspico che la TV pubblica offra uno spazio anche per l'approfondimento dei temi religiosi alle varie confessioni, perché l'argomento è parte della formazione dell'essere umano. Tutto qui.
In quanto cristiano apprezzo e trovo normale che la TV italiana curi l'approfondimento delle tematiche cristiane dedicando maggior tempo rispetto alle altre confessioni. Anche questo è un inconfutabile sistema per rispettare il comune sentire e le tradizioni di un popolo, inserito in un contesto occidentale che intorno ai principi della cristianità è cresciuto e ha formato la sua morale comune.
Ciao. 
Duccio Bari - Siena