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Ma quanti erano sul Mall a sentire Trump?



Al neo presidente Donald Trump le oltre 500.000 donne che hanno sfilato per le vie di Washington, anche se hanno riempito  le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, non sono state per lui una spina nel fianco, come qualche corrispondente ha detto, ma solo un evento da archiviare con un'alzata di spalle.

Invece a Donald Trump ha bruciato e continua a bruciare il numero di persone che gli e' stato attribuito  che hanno partecipato alla sua inaugurazione.

Il fatto che i media abbiano insistito nell'affermare che la folla di sostenitori provenienti da tutti gli Stati della federazione, meno che dal distretto di Washington,  fosse composta da un numero che oscillava  tra le 250.000 e le 500.000 persone lo ha fatto imbestialire.

Nel suo incontro con  i funzionari e dirigenti della C.I.A.  il giorno dopo l'inaugurazione, ha sostenuto che quegli articoli erano l'ennesima conferma della falsità che caratterizza il mondo dei professionisti dell'informazione.

Secondo Donald Trump il numero di cittadini americani che avrebbero affollato il Mall il 20 gennaio doveva essere considerato tra il milione e il milione e mezzo.

Si tratta di una affermazione falsa, facilmente smentita dal confronto tra le fotografie scattate il giorno della inaugurazione di Barack Obama nel 2009 e quelle  fatte in occasione del giuramento di Donald Trump.

L'odio reiterato del nuovo presidente degli Stati Uniti nei confronti dei mezzi di informazione è al livello di paranoia: è stato solo grazie  al rimbalzo continuo sulle televisioni che Donald Trump ha avuto una copertura quotidiana gratuita delle sue offese elargite a getto continuo. Prima nei confronti degli altri candidati che concorrevano nelle primarie repubblicane, poi come candidato alle presidenziali coinvolgendo nelle sue tirate personaggi come il senatore repubblicano McCain, mettendone in dubbio il suo passato di eroe e prigioniero per anni nelle celle di tigre dei  vietcong.

In occasione della sua prima conferenza stampa  Donald Trump non ha voluto rispondere alle domande di Jim Acosta, noto giornalista della Cnn. E dire che  proprio alla odiata Cnn Donald Trump  avrebbe dovuto fare un monumento per le migliaia di passaggi che hanno ossessionato gli spettatori,  monopolizzando con l'immagine del candidato Trump i dibattiti,  le news, i commenti.
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