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Magari e' Fantapolitica americana

Si dice a Washington:

l'uscita dalla competizione delle primarie democratiche della senatrice Klobuchar era preannunciata e scontata, visto che la signora non riusciva a tirare su finanziamenti.

Avendo scelto poi uno stile conciliante la senatrice ha sempre subito la concorrenza della collega Warren che, potrà piacere o meno, era ed è la fotocopia femminile del 'socialista' Bernie Sanders caratterizzata da una costante agitazione psicomotoria a sostegno delle proprie idee.

Il fatto poi che la Klobuchar abbia dichiarato di appoggiare il vicepresidente Joe Biden non è che abbia turbato più di tanto l'atmosfera politica di Washington già resa molto pesante dalle notizie della diffusione del Corona virus, nonostante il pedale sul freno dell'informazione del presidente Trump.

Sembra invece che ci sia stato uno scambio di lunghe telefonate tra il giovane ex sindaco Pete Buttigieg e il presidente Barack Obama.

Si dice che Pete Buttigieg sarebbe stato convinto a dare il suo endorsement all'ex vicepresidente Biden conferendogli i suoi 26 elettori.

Se Biden riuscirà ad essere nominato front runner del partito democratico il ticket presidenziale potrebbe vedere Pete Buttigieg affiancare l'anziano professionista politico.

Ne trarrebbe vantaggio, nel caso in cui i due dovessero essere eletti alla Casa Bianca, battendo Donald Trump, sia Joe Biden che avrebbe al suo fianco un giovane di 38 anni pieno di energia e di voglia di fare; ma anche Pete Buttigieg avrebbe la possibilità di imparare il mestiere difficile di chi deve nuotare nello stagno melmoso della politica di Washington, preparandosi dopo quattro anni al grande salto per la presidenza.

Si dirà che sono solo voci e ipotesi scarsamente valide.

Si dirà che l'ex presidente Obama non si presta a fare giochetti di bassa politica mentre correttamente spinge il partito democratico a recuperare soprattutto nella zona grigia degli elettori indecisi.

Le primarie democratiche, una pagina fondamentale del futuro degli Stati Uniti, sono oggi caratterizzate da Bernie Sanders (78 anni), Joe Biden (77 anni), Michael Bloomberg (78 anni), Elisabeth Warren (70 anni).

Tutti contro il giovane Donald Trump (73 anni).

Ed anche questa e' America

Oscar
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Non credo si tratti di fantapolitica. Anche Beto, che fu protagonista di una bella, anche se sfortunata, campagna per uno dei due seggi senatoriali del Texas, ha inviato un messaggio di "endorsement" per Biden e se Obama e' personalmente intervenuto non vedo questo come un atto di "bassa politica". Anzi, la vedo come una mossa intelligente di strategia politica, cercando di limitare le lotte intestine (e le corrispondenti spese elettorali) a favore di una veloce convergenza verso un candidato unico che possa concentrarsi su Trump piuttosto che sui suoi colleghi/avversari democratici. Gia' nelle primarie di quattro anni fa Clinton dovette combattere fino all'ultimo contro Sanders mentre Trump, avendo velocemente sbaragliato i suoi avversari, poteva risparmiare le forze per concentrarsi sulla lotta finale.

Sanders, per quanto lo ritenga un simpatico vecchietto che proclama idee che in Europa sarebbero moderate ma che negli USA lo rendono un facile bersaglio dei fanatici del "capitalismo uber alles", sta solo facendo il danno della sua parte politica, cosi' come lo fece quattro anni fa. 



Rodolfo Ambrosetti