Translate

Storia vera di una fuga in Mexico

Quando si e' in la' con gli anni le difese immunitarie virano verso zero e la considerazione di figli,  parenti e amici piu' giovani si basa sul tradizionale: "Non fare troppa pressione perche' sta rincoglionendo".

E' quello che succede al vostro redattore pressato dall'amore del figlio Max, residente a Veracruz, Mexico.

"Non puoi continuare a stare a Washington mentre l'America sta per esplodere a livello planetario per il corona virus. Devi venire qui a fare la quarantena. Ho affittato un piccolo appartamento con due camere da letto allo stesso piano del mio, cosi' posso controllarvi e voi comunque avete la vostra vita privata. Dovete portare anche Artu e Theo , i due gatti di famiglia".

Inizia un percorso molto articolato. Trovare un veterinario che faccia dei certificati per i gatti da presentare al custom messicano, prenotare i voli visto che hanno cancellato quello da Houston per Veracruz.

A questo punto come si raggiunge la citta' portuale piu' impotante del Centro America?

Max trova un volo Delta dal Reagan Airport, lo scalo interno della capitale federale. Sosta a Detroit. Poi Detroit Mexico City che e' come dirla. E da Mexico City mio figlio ritiene che sia piu' facile venire a prenderci con un van con tanto di autista.

Prenotazione in prima classe per potere portare sino a 140 libbre in due senza pagare sovrapprezzo bagagli.

La mia Sposa ha programmato una permanenza molto prolungata a causa del virus e poi perche' e' bene stare col figlio e non soli come disperati (almeno secondo l'opinione di Max) in quella grande casa a Washington fatta di ben quattro piani.

Il volo per Detroit parte alle sei e bisogna prenotare un Uber.

Non consentono di fare la prenotazione, specialmente di questi tempi ed alle 3:30 del mattino. Figurarsi.

Non dormo la notte al pensiero di prenotare Uber di prima mattina. E se l'application (che non uso quasi mai) non dovesse funzionare?

La notte prima della partenza ci corichiamo per qualche ora. Metto la sveglia del telefonino alle 2:50.

"Oscar, svegliati sono le 3 passate..." mi sussurra Franca.

Mi sveglio da un sonno profondo in piena crisi psicomotoria. Mi sciacquo la faccia, mi infilo nei pantaloni e maglietta preparati la sera prima e mi fiondo affannato nello studio per chiamare Uber.

La stramaledetta application informa ripetutamente che si e' verificato un errore e che la prenotazione non avra' luogo.

Sono in pieno panico, anche il Supershuttle (servizio di pulmino door-to-door)non funziona (forse un guasto nella rete), sono disperato.

E mi faccio anche schifo, perche' essendo uno pieno di se' e convinto di risolvere ogni problema, mi trovo impreparato a trovare un taxi per l'aeroporto. Questo succede a chi viaggia sempre con la propria auto  e non usa i mezzi pubblici.

Il leader stagionato viene salvato dal pragmatismo di Franca che chiama in Mexico il figlio Max il quale si mette in contatto con Uber da Veracruz e ci comunica che un mezzo comfort, ovvero grande, arrivera' in otto minuti.

Inizia la corsa frenetica del sottoscritto per portare fuori casa due immense valigie, due carry-on piu' piccoli, i due gatti infilati a prezzo di graffiate sanguinolente nei kennel acquistati al modico prezzo di 180 dollari, ovviamente made in China.

Arriviamo alle 4 all'aeroporto cittadino ed attendiamo che le hostess di terra della Delta terminino di ridacchiare a venti centimetri di faccia contro faccia.

Nessun dipendente Delta e United porta la maschera. Solo Franca ed il sottoscritto ed anche i guanti.

"Dovete pagare il passaggio dei gatti" dice la supervisor. "Certamente" rispondiamo e sussultiamo alla richiesta di 400 dollari. Vabbeh, l'importante e' partire e arrivare.

"Ma non potete portare i gatti in prima classe dove sono autorizzati solo tre animali al seguito e gia' c'e' un cane. Quindi con i gatti fanno tre. Vi spostiamo in economy.."

Sapendo che ci saranno in tutto 15 viaggiatori la richiesta viene accolta. Che altro avremmo dovuto fare?

Anziche' rimborsarci la differenza dei biglietti tra prima classe e coach ci comunicano che ci sara' fatto un credito sul nostro account.

Nel frattempo il volo per Detroit e' stato cambiato su Atlanta ed e' anche meglio perche' abbiamo un paio di ore di connessione.

Alla security sosta di mezz'ora perche' un'agente deve controllare Franca, pezzo per pezzo. La tocca, la liscia, la rivolta.

Tutti sanno che Franca e' un donna di ferro ma evidentemente in aeroporto non funziona.

Molto bello lo Airbus 320 appena entrato in servizio.

Arrivati ad Atlanta chiedo il servizio wheelchairs perche' non ce la facciamo a trascinare i gatti e i bagagli a mano. Anche se Franca storce il naso perche' andare in giro sulla sedia a rotelle la mette in depressione.

Arrivano le due sedie e caricati dei bagagli a mano e dei kennel coi gatti siamo spinti in un lunghissimo percorso all'interno di questo enorne aeroporto di Atlanta dove dobbiamo raggiuingere in treno lo scalo F, quello dei voli internazionali.

Veniamo messi in prima fila al gate per l'imbarco insieme ad altri undici disabili veri di evidente origine messicana.

All'arrivo a Mexico City (50 paseggeri su capienza di 160 posti) ripetiamo l'esperienza della sedia a rotelle gia' prenotata.

La ragazzina che mi spinge fatica molto nel primo tratto in salita e il compagno l'aiuta. Poverina non e' facile con i miei 84 chili, il gatto in valigia, lo zaino strapieno di laptop e Ipad, fili, mouse, etc.

Dopo il controllo passaporti, che qui a Mexico City e' fatto in varie isole per rendere meno burocratico l'incontro con la realta' messicana, ci fermiamo all'ufficio per l'immigrazione animali.

Dovete sapere che prima di partire un veterinario mi aveva informato che dal gennaio scorso il Mexico non richiedeva i certificati per i piccoli animali che accompagnano i viaggiatori in ingresso in quel paese.

Fidarsi e' bene, ma non fidarsi e' meglio.

Infatti mi richiedono i certificati gia' preparati a Washington senza i quali avremmo avuto un sacco di problemi.

I due giovani che ci spingono portano le nostre sedie a rotelle all'ingresso dell'aeroporto dove ci viene incontro Max appena arrivato col van e autista. Si meritano una lauta mancia in dollari e pesos.

Cinque ore di viaggio sulla splendida autostrada a tre corsie e raggiungiamo Veracruz ed il nuovo appartamento dove trascorreremo la quarantena che sara' interrotta dal test che ci faremo nei prossimi giorni a caro prezzo.

Max prepara una fantastica pasta al pesto che ci consola dato che in aereo ci hanno dato solo dei pretzel e acqua.

I gatti sono shoccati dal lungo viaggio e dalla visione di questo oceano che fa per loro un rumore strano.

Ed anche questo e'...Mexico.
Oscar
_______________________________________________________________

Ti prego, stai passando la tua quarantena in Mexico!!! Fantastico! Sembra l’inizio di un film!
Tienici aggiornati con resoconti regolari, anche sui gatti che si dovranno riambientare...
Forse Max ci farà un film... o almeno un corto!
Stay safe and take care.
Un abbraccio virtuale da Los Angeles,

Emanuela  A.
_____________________________________________________________

Un grande abbraccio ,a lei e Franca; noi siamo in quarantena ad Udine aspettando che questo virus possa finire ,pregando per  tutti coloro che svolgono in prima linea gli aiuti indispensabili per coloro che sono stati colpiti dal covid 19 , medici, infermieri ,protezione civile ,forze dell ordine ecc. come va li' in Messico?
Bartolomeo Costanzo
___________________________________________________

Complimenti, una ottimo mailing!
Alessandro Pescini
__________________________________

Sei sempre piacevole da leggere, caro Oscar e bravissimo è stato il vostro Max a volervi con sé per la quarantena. Avete fatto sicuramente la scelta giusta e con pazienza e prudenza tutto passerà. 
Cari auguri e a presto rileggerti. 
Claudio P.
__________________________________
Certo che se non hai casini non sei contento...
Clark
__________________________________

Veramente pazzesco.  Ma del tutto convinto che c'era tanto bisogno, Oscar?

Mucha suerte, y hasta la proxima,  
Luigi Giacchino
 _____________________________________________________________________________


Saludos Oscar, tutto è bene quel che finisce bene.
A vedere il tuo gatto grigio direi che tu ti tolga il mangiare di bocca per nutrire la povera bestiola,
buon soggiorno a VeraCruz,
Roberto  P.
____________________________________________________


E ora: le avventure messicane.
Ne verranno fuori …… anche da quelle grandi finestre sul mondo!
Bacioni
MLuisa
____________________________________________________

Ci mancate già!



Credo però che abbiate preso un’ottima decisione.
Teneteci informati! Tanti auguri.
Vittorio F.
____________________________________________________

Complimenti Oscar e Franca,. Siete una coppia molto coraggiosa.  Vi auguro che tutto andra' nel migliore dei modi per voi e famiglia.   E preghiamo il buon Dio che ci protegga tutti!
Buona permanenza in Messico! Un abbraccio.
Pina
_____________________________________________________


Ciao Oscar, 

Stay safe and enjoy your Family in Mexico. Hope you will rejoin us when this ill wind calms down!

Abbracci,

Francesco
____________________________________________________

Caro Oscar, 
ti leggo da tempo e le tue panoramiche su quanto succede dalle tue parti mi hanno indotto (me, che sogno, prima di “chiudere”, di vedere almeno la California) a leggere Tocqueville per capire qualcosa su come nacque questa bella e talvolta brutta democrazia (anche se a Tocqueville manc򠵮 pezzo importante perchon seppe di Lincoln nella guerra civile).
__________________________________________________
Ti rimetto una lettera che, come nonno, ho mandato a Trump e a Nancy Pelosi a inizio anno: non riguarda direttamente coronavirus, che non conoscevamo ancora, ma tratta di un argomento generale su cui davvero non possiamo fare a meno di riflettere seriamente, anche e soprattutto dopo questa stagione del virus. Speravo (spererei) che avesse un effetto positivo sui suoi destinatari; finora non ne ho riscontro personale.
Noi nonni cerchiamo di fare questo per i ns figli e nipoti e sono convinto di trovarti d’accordo. 
Con i migliori auguri, un caro abbraccio a te e a Franca anche da mia moglie Gina.
Giorgio Salvatori- Via Montebianco 35- 55045 Pietrasanta (LU)- Italia
salvatori.giorgio@tiscali.it

__________________________________________________

Carissimi,

avete fatto bene! Bene ha fatto Max a convincervi.

Anche se Roma oco colpita, qui non facciamo che lavarci le mani per qualsiasi cosa arrivi da fuori e che inevitabilmente dobbiamo toccare. Tanto che Rosaria mi ha scorto ripetere il gesto, nel sonno, mentre agitavo le mani fuori dalle lenzuola… Si iustamente preoccupata. Potrebbe essere infatti un segno anche di rinc…….to?

Sto allenandomi in cucina per quando ci rivedremo. Sono perfino arrivato a realizzare un mitico sart di riso alla napoletana (oh yes!), spazzolato letteralmente in due sedute…

La nostra fornitissima biblioteca provvede al resto del mio tempo (anche se Rosi mi replica sempre una sua battuta: “ma che leggi a fare i libri degli altri, che io invece te li sforno in casa…”.

Al nord, come leggerete, ncora un disastro con migliaia di morti, un’ecatombe dentro casa per molti e dentro gli ospedali per ancora di pi: inevitabile pensare al fortissimo inquinamento ambientale della valle Padana e annesse aree industrializzatissime, che non pu򠮯n aver indebolito le difese e i polmoni della gente, as in China. Ce lo diranno gli esperti dopo che ci avranno capito qualcosa.

Dopo che Orb஠ha in pratica abolito lo stato di diritto in Ungheria – ma lo butteranno finalmente fuori della UE? O in Europa continueranno a fare i conta-fagioli, risicando aiuti straordinari ai paesi pi colpiti come il nostro? – Salvini ha ripreso “coraggio”. Nuovamente sta inneggiato alla bontࠤei “pieni poteri”. Ci manca altro di affidare il nostro amatissimo Paese al leader dei gonzi.

God bless you friends! Un forte abbraccio a voi tutti!

Sandro 
__________________________________________________


Eccellente, come sempre!
Maria Sofia C.
__________________________________________________

Non capisco come si puo criticare Trump il suo ottimismo e' contagioso 

Edward N.Luttwak

Oscar risponde:


Caro Edward, tot capita, tot sententiae.
Molti cordiali saluti.
Oscar